Scritta da: Daniele De Patre
Quando non ci sarò più, quasi certamente mi spetterà l'Inferno. Però, il Superiore non potrà rinfacciarmi di non aver provato a fare nulla. Su questo ci discuterei.
Composta domenica 16 novembre 2014
Quando non ci sarò più, quasi certamente mi spetterà l'Inferno. Però, il Superiore non potrà rinfacciarmi di non aver provato a fare nulla. Su questo ci discuterei.
Tutto ha un inizio, tutto ha una fine. Ma ciò che li separa, è il tutto.
Oggi è entrata la Primavera...
Per me da un po' siamo entrati nella 5° stagione: l'Inferno!
Non cerchiamo altrove ciò che abbiamo dentro di noi; non pretendiamo dagli altri ciò che non diamo agli altri.
Siamo stati creati per lasciare comunque un "segno". Proviamoci... rischiamo.
Prima si ambiva al meglio, ora al meno peggio. Che differenza.
Ci furono nubifragi, tempeste, uragani, terremoti. Tutto questo poteva essere superato in un solo modo: con la fede!
Quando si consente a pochi di decidere, è la fine per molti.
Un giorno si incontrarono due conoscenti. Uno cominciò a fare all'altro un "sermone" sulla vita, sulla famiglia, sul bisogno di aiutare il prossimo. Quindi disse che aveva poco tempo poiché aveva alcuni impegni: la palestra, prenotare la vacanza, la cena con gli amici. L'altro ascoltò silenziosamente, quindi disse: "scusa anch'io avrei da fare; ci sono i miei cari che mi aspettano per andare prima in chiesa a pregare, e quindi per portare conforto ad un malato". Morale: la lascio a te...
Cammina da solo. Semmai lungo la strada dovessi incontrare qualcuno con cui proseguire, ringrazia il cielo per questo dono. Ma fino a quel momento non illuderti: continua a camminare da solo.