in Frasi & Aforismi (Vita)
Se ripassate fra cent'anni ci trovate sempre qua.
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Se ripassate fra cent'anni ci trovate sempre qua.
E adesso che sei dovunque sei chissà se ti arriva il mio pensiero, chissà se ne ridi o se ti fa piacere.
A parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire.
Non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare.
Siamo a fine settembre. Il tempo non passa mai e nello stesso tempo vola. Le giornate sono frenate dalla fatica della nostra separazione ma, a guardarle dopo, si deve fare i conti su quanto tempo non abbiamo passato insieme.
Sei scoppiata a piangere. Sei corsa ad abbracciarmi. Forse è stato solo merito della paura, ma hai ripreso ad aver bisogno di me. Mi hai permesso di rientrare. Era quello che mi serviva per prendere il coraggio necessario per dartene. Non ti sarebbe successo niente, piccola. Potevi fidarti di me ora che avevi ripreso a farlo.
Adesso è tardi. Tardi per venire via. Tardi per raccontarmi altre balle. Tardi per le domande e per le risposte.
Ti conosco così bene che ognuna delle tue reazioni l'ho prevista e poi l'ho vista fastidiosamente capitare.
E l'amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare. Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva. Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava.
La gioia più grande è quella che non era attesa.
Io ero una frana e lei una fata, io ero inguaribilmente noioso e lei infinitamente affascinante. Così me ne tornai nella mia stanza e crollai sul letto, pensando che se gli altri esseri umani fossero precipitazioni atmosferiche, io sarei stato una pioggerella, lei un ciclone.