Scritta da: Elisabetta
Ognuno di noi deve conquistare da solo la sua felicità, non affidarla all'uomo o alla donna che si ama.
Commenta
Ognuno di noi deve conquistare da solo la sua felicità, non affidarla all'uomo o alla donna che si ama.
Molti pensano che sia difficile innamorarsi. Eppure può bastare un gesto per far nascere un amore, purché sappia toccare le corde del cuore.
A una donna che si ama si perdonano persino le corna. A una donna che non si ama più non si perdona nemmeno una minestra salata.
State molto attenti a non far piangere una donna: poi Dio conta le sue lacrime!
La donna è uscita dalla costola dell'uomo, non dai suoi piedi perché debba essere pestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale... un po' più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere amata.
L'attimo... fuggente. Ma che altro può fare un attimo?
Se la gioventù sapesse. Se la vecchiaia potesse.
Godo di quell'allegria che non rende gli amici vergognosi l'uno dell'altro, l'indomani.
Noi eravamo ancora giovani e non sapevamo che, dietro l'angolo, la vita non sarebbe stata fatta di alberi in fiore.
O ricordo, ricordo: che cosa vuoi da me?
Il ricordo del piacere non è più piacere. Il ricordo del dolore è ancora dolore.
I fiori sulla tomba del nemico hanno un profumo inebriante.