Scritta da: Elisabetta Quaratino
Il cervello disse al cuore: io penso, senza di me non c'è testa. Il cuore rispose: io batto, senza di me non c'è vita.
Composta lunedì 4 maggio 2020
Il cervello disse al cuore: io penso, senza di me non c'è testa. Il cuore rispose: io batto, senza di me non c'è vita.
Se in questo momento ti guardi intorno, la luce della vita è nello sguardo dei bambini. Dobbiamo andare avanti per loro, sono loro il nostro destino, il motivo per vincere.
Sono loro che ci trasmettono con la semplicità il senso della vita, è soprattutto per loro che la vita deve andare avanti.
Il mondo fuori va avanti, basta seguirlo: non importa per ora viverlo. Le rose fioriscono, le giornate si allungano, guardi questa primavera, ma non importa se non puoi assaporarla.
Guarda e immagina oggi, per poter godere al più presto di questa immensità, per poter apprezzare al più presto tutto.
Prima la vita scorreva e noi insieme a lei, senza fermarci a guardarla con i giusti occhi.
Occhi che oggi guardano con profondità.
Occhi che brillano di una luce diversa.
Occhi che sapranno vedere e non solo guardare.
Occhi che sapranno amare e godere pienamente del dono prezioso della vita.
Da soli siamo uniti anche se non vicini. È il cuore di ognuno di noi che batte insieme a quello degli altri, dell'Italia, del mondo. Un unico battito ma un grande concerto. Per vincere insieme una battaglia che sembra più grande di noi, ma che ma che farà venir fuori il meglio di noi. Vinceremo.
Io vedo l'Italia, io vedo il mondo e penso: ho paura per me, per quello che sarà. Ma la paura passa quando comprendi che non sei l'unico a provarla, quando qualcuno ti dice: "ho paura anch'io". Allora il coraggio prende il posto della paura e non pensi più: "io vedo", ma: "io vinco, noi vinciamo".
Nella vita ho sempre pensato che non fosse possibile raggiungere la vetta che immaginavo di fronte a me, invece non avevo capito di averla già raggiunta vivendo al massimo ogni momento della mia vita.
Solo guardando indietro e poi davanti a me, ho capito che la vera vita era accanto a me, che dovevo far tesoro del mio ieri, ma guardare avanti vivendo il mio oggi.
Con i piedi cammino, con le mani tocco, con gli occhi vedo, ma con il cuore volo.
Sono salita sul treno della vita quando sono nata. Sono scesa ad una prima fermata chiamata speranza, e ripartita dalla stessa fermata, chiamata delusione. Sono scesa ad una nuova fermata chiamata sogno, e ripartita da quella stazione con il nome di illusione. Sono scesa un'ultima volta ad una fermata chiamata amore e poi ripartita dalla stessa sempre con il nome di amore, ma non da sola, ma con la persona che in quella stazione mi ha aspettata da una vita. Ed ora viaggia su quel treno accanto a me.