Vedi quante impressioni agiscono sull'uomo nella sua limitata sfera, quante idee penetrano in lui, finché una crescente passione non gli toglie ogni serena forza di pensiero e lo trascina alla sua perdita. Invano l'uomo libero da ogni cura e in possesso della sua ragione lo guarda con pietà, invano cerca di convincerlo con la persuasione. È come un uomo sano che pur stando al letto di un infermo non può infondergli la minima parte delle sue forze.
Più di una volta io sono stato ebbro, le mie passioni non sono lontane dal delirio, e di queste due cose io non mi pento perché ho imparato a capire che tutti gli uomini straordinari che hanno compiuto qualcosa di grande, e che pareva impossibile, sono stati in ogni tempo ritenuti ebbri o pazzi. Ma, anche nella vita comune è insopportabile sentir dire, ogni volta che qualcuno sta per compiere un'azione libera, nobile, inattesa: "Quell'uomo è ubriaco, è pazzo!". Vergognatevi, uomini sobri e savi!
Ma voi uomini quando parlate di qualche cosa, dovete sempre dire: è pazza, è savia, è buona, è cattiva! E questo che significa? Avete voi, che dite così, indagato i moventi interni di un'azione? Sapete scoprirne con certezza le cause, e capire perché è avvenuta e perché doveva avvenire? Se l'aveste fatto, non sareste così pronti a giudicare.
In tutti gli altri eventi, piena è la donna di paure, e vile contro la forza, e quando vede un ferro; ma quando, invece, offesa è nel suo talamo, cuore non c'è del suo più sanguinario.
Ma non bene gli uomini sol per veduta giudicano, quando c'è chi aborrisce altrui, senza conoscerne l'animo a fondo, sol per vista, senza che torto n'abbia ricevuto.
Se dicessi che sciocchi, che in nulla sapïenti fur gli uomini antichi, non diresti menzogna: ché cantici per conviti, per feste e per cene ritrovar, pei sonori sollazzi della vita; e nessuno trovò come i tristi cordogli degli uomini con la musa e i multìsoni canti mitigare potesse; e di qui, stragi e orrende sventure devastano le magioni. Eppur, questo sarebbe gran vantaggio, i mortali coi cantici risanare. Ma dove son lauti banchetti, levare le voci perché, se il piacer della mensa procura, nell'ora fuggevole, da se stesso, delizia ai mortali?
Invecchiare vò fra piccoli beni e sicuri. Ché la vita mediocre, basta dirne il nome, e prevale, ed a viverla di gran lunga migliore è per gli uomini. Ciò che fugge misura, non può niun vantaggio recare ai mortali; e maggiori sciagure, se il Dèmone mai s'adira, procaccia alle case.
Puoi tu domandare ad un infelice la cui vita si spegne a poco a poco per un'insidiosa malattia, puoi tu chiedergli di troncare con una pugnalata la sorgente della vita? Il male che mina le sue forze non gli toglie nello stesso tempo il coraggio di liberarsene?
Al mondo è molto difficile che le sensazioni e i modi d'agire si distinguano recisamente con un dilemma; ma vi sono tante gradazioni, quante ve ne possono essere fra un naso aquilino e uno camuso.