L'abbandono più grande è quello verso se stessi.
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L'abbandono più grande è quello verso se stessi.
I professori detestabili come sono, fanno, non solo a loro insaputa, ma anche assolutamente loro malgrado, eccellenti discepoli.
- Ma tu lo sai perché Jean Berbeck smise di parlare?
- È una delle tante cose che non disse mai.
Serit arbores, quae alteri saeclo prosint.Commenta
Pianta alberi, che gioveranno in un altro tempo.
Non abbiamo poco tempo, ma ne abbiamo perduto molto.Commenta
La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce e dove dunque l'estraneo siete voi.
Una ragazza vestita di bianco avanzava verso di me, pedalando lungo la strada in salita.
L'alba in controluce permetteva di scorgere la sua silhouette sotto il vestito di cotone.
I lunghi capelli color fieno ondeggiavano coprendole il volto.
Rimasi immobile, guardandola avvicinarsi, come un imbecille durante un attacco di paralisi.
La bicicletta si fermò a un paio di metri da me.
I miei occhi, o la mia immaginazione, intuirono il contorno di due agili gambe che si posavano a terra.
Risalii con lo sguardo il vestito che sembrava uscito da un quadro di Sorolla fino a imbattersi nei suoi occhi, di un grigio così profondo da poterci cadere dentro.
Erano fissi su di me con un'espressione sarcastica.
Sorrisi e feci la mia migliore faccia idiota.
C'era anche un perché, ma non me lo ricordo. Non si ricordano mai i perché.
Torneranno. È sempre difficile resistere alla tentazione di tornare, non è vero?
Tutto li stupiva: in segreto, anche la loro felicità.