Scritta da: Obsidienne
Quando l'amore cresce, i sogni rimpiccioliscono. Assumono contorni precisi.
dal libro "La ragazza che ti amò due volte" di Joanna Barnard
Quando l'amore cresce, i sogni rimpiccioliscono. Assumono contorni precisi.
Ho avuto, e ho tuttora, l'impressione che le parole "ti amo" segnino inevitabilmente l'inizio della fine.
"Se ti fidi di me" dicevi spesso, "non ti deluderò".
Ho sempre pensato che puoi avere la certezza di amare qualcuno solo dopo averci dormito insieme. Se riesci a sopportare il suo acre alito notturno, ad abituarti al tremolio delle sue palpebre e all'idea che ciò che sta accadendo dentro di lui rimarrà per sempre un mistero, se riesci a stare sdraiata ascoltando il rumore dei suoi sogni, probabilmente sei innamorata.
Tengo le braccia incrociate, non per proteggermi dal freddo, ma per difendermi da te.
Torni ad occupare i miei pensieri come un film già visto. È proprio da te, arrivare all'improvviso, mettermi i bastoni tra le ruote, sconvolgermi l'esistenza. Sei un cliché vivente.
Ho pensato a te quasi ogni giorno, anche solo per un istante. Sono rimasta sconvolta ogni volta che ho creduto di riconoscerti nell'ondeggiare dei capelli o nella curva dell'orecchio di uno sconosciuto.
Hai la stessa risata di una volta, non riuscivo mai a capire se mi stessi prendendo in giro.
L'amore è: farfalle nello stomaco, calore, paura, gelosia, un sorriso che non riesci a levarti dalle labbra, insonnia, lacrime, ore trascorse a fissare il vuoto. Passioni e litigi. Chiacchiere e silenzi. L'amore è caos.
Tu mi hai spogliato come se scartassi un regalo, strato dopo strato. Mi sono sentita vulnerabile, come se potessi arrivare a sfilarmi la pelle e le ossa, lasciando solo gli organi, soffici e pulsanti.