Scritta da: Elisabetta
Non basta sapere, si deve anche applicare; non è abbastanza volere, si deve anche fare.
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Non basta sapere, si deve anche applicare; non è abbastanza volere, si deve anche fare.
Quando si risveglierà il tuo martirio, e lo spirito sarà vinto dalla passione, io ti verrò dietro per sostenerti in mezzo al cammino e per guidarti, se ti smarrirai, alla mia casa; ma ti verrò dietro tacitamente per lasciarti libero almeno il conforto del pianto.
Lo spettacolo della bellezza basta forse ad addormentare in noi tristi mortali tutti i dolori?
Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo.
Ogni volere scaturisce da bisogno, ossia da mancanza, ossia da sofferenza. A questa da fine l'appagamento; tuttavia per un desiderio che venga appagato, ne rimangono almeno dieci insoddisfatti; inoltre la brama dura a lungo, le esigenze vanno all'infinito; l'appagamento è breve e misurato con mano avara.
Anzi, la stessa soddisfazione finale è solo apparente: il desiderio appagato dà tosto luogo a un desiderio nuovo: quello è un errore riconosciuto, questo è un errore non conosciuto ancora. Nessun oggetto del volere, una volta conseguito, può dare appagamento durevole... bensì rassomiglia soltanto all'elemosina, la quale gettata al mendico prolunga oggi la sua vita per continuare domani il suo tormento.
Il manto della notte mi nasconde ma se non mi ami lascia che mi trovino. Meglio che il loro odio mi tolga la vita e non che la morte tardi senza il tuo amore.
Fra poco saremo disgiunti dal nulla, o dalla incomprensibile eternità. Nel nulla? Sì sì sì; poiché sarò senza te.
T'amai dunque, t'amai e t'amo ancora di un amore che non si può concepire che da me solo.
Non è vile quell'uomo che è travolto dal corso irresistibile di una fiumana, bensì chi ha le forze da salvarsi e non le adopra.
Goditi il mondo com'è, e tu vivrai più riposato e men pazzo.