Scritta da: Pablitos Los Sconditos
in Frasi & Aforismi (Amore)
Quando sparisci nei tuoi silenzi, lo so che vorresti vedermi venire incontro a te. Lo so, ma non posso venire sempre perché sennò muore il mio amore per te.
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Quando sparisci nei tuoi silenzi, lo so che vorresti vedermi venire incontro a te. Lo so, ma non posso venire sempre perché sennò muore il mio amore per te.
Questa è la mia vita, sono io, ti ho aperto la porta. Puoi entrare e farne parte con me o puoi stare lì a guardarla e sperare di diventarne l'attrice protagonista da sola.
La felicità è un mix di semplici cose tra cui un pizzico di fortuna, un ingrediente necessario far sì che il cocktail di elementi si trovi nel posto giusto e nel momento giusto in questo universo, ma soprattutto nella vita giusta.
Mi hai regalato un sogno, che è diventato il mio incubo.
Quell'amara consapevolezza di sapere che non sarò mai felice. Perché?
Definiamo amore, quello che è un intruglio di sensazioni, piaceri, movimenti fisici e ore di sonno perso. Definiamo anima quello che altro non è che calorie, ossigeno, globuli rossi, un cuore che irrora cellule morenti. Definiamo pensiero un viaggiare di elettroni, ricordi indelebili di immagini memorizzate da un organo. Ma la poesia, questa, non la possiamo definire, possiamo solo sapere che esiste e usarla per definire una vita privata di ogni suo senso.
Come una stella brillo di luce propria, come un sole emano calore dalle mie interiora. In mezzo a un firmamento di miliardi di stelle e soli, percepisco quel vuoto di gravità che solo lo spazio infinito sa dare, quando non ti so con me.
Guardate, sono il risultato del vostro passaggio, mi avete calpestato, deriso, schiaffeggiato, usato e ferito. Guardatemi, porto i segni invisibili di voi su di me, come orme sul fango oramai arido. Guardatevi se ci riuscite, potreste vedere me, potrei ricordarvi ciò che siete e vi farebbe male, più di quanto mi ha fatto a me. Sono lo specchio della illusione di ciò che non siete.
Non merito un amore. Nessuno mi ha mai amato davvero e ciò mi fa sentire un mostro, immeritevole di raggiungere la felicità.
Gli oggetti hanno una memoria, non sono affatto inanimati. Sì è così, non è una blasfemia. Attraverso me le cose hanno memoria, diventano così padroni di un frammento della mia anima. E mi fanno male, mi ci rivedo me.