Scritta da: Giancarlo Modarelli
Un perdente si ripete spesso; e spesso si fraintende e offende, e si difende a fatica.
Composta venerdì 23 giugno 2017
Un perdente si ripete spesso; e spesso si fraintende e offende, e si difende a fatica.
Anche se i parenti "sanno" e necessario non sapere cosa pensano. Il pensiero è sempre facoltoso, e allo stesso tempo è pericoloso.
La mancanza, la lontananza, la solitudine come abitudine; può castigare o istigare al ricordo che lega l'amore nostro al desiderio.
Per essere perfetta una donna, non devi desiderarla per intero; ne basta un pezzo senza prezzo.
Spesso ci arrabbiamo con gli altri e ci inbarazziamo con noi perché perdiamo fiducia. La rabbia è una violenza inespressa e, un derivante della paura.
La vita equivale al finito, e al tempo stesso; il tutto è niente!
La morte è una risposta alla vita e la preserva. La morte non conserva soltanto la vita, ma la mantiene viva fino alla rinascita. Quando l'essere nasce, muore dalla propria vita; e quando muore vive di impropria vita. Un ciclo che si ripete all'infinito, per questo la morte non esiste. L'essere nasce già con facoltà di morte; vivendo rispettivamente una vita infinita in aggiunta di tempo e spazio.
A volte i cattivi pensieri mettono a nudo e in evidenza tutta la fragilità dell'uomo. La paura lo mette sotto attacco manipolando il terrore e l'orrore che più lo circonda.
Non giudicatemi come numero uno; poiché l'orgoglio non lo mai dato a nessuno.
La morte è un difetto della vita.