Scritta da: Giuditta C.
Malinconia che strano potere che hai. Dal niente m'avvolgi, ed ogni mio pensiero si strugge per davvero.
Composta martedì 11 marzo 2014
Malinconia che strano potere che hai. Dal niente m'avvolgi, ed ogni mio pensiero si strugge per davvero.
Giacché oscure scorie erano su quelle ali e, al loro agitarsi, una maligna essenza ne pioveva - Fatale fu per un'anima che ben l'ha conosciuta.
Ciò che non può essere guarito con medicamenti è guarito dal coltello, ciò che non può essere guarito con una lama tagliente e tutto ciò che codesta non può guarire deve essere considerato incurabile.
Parlami di te, parlami di questa solitudine, d'abitudine. Parlami di te, delle nostre mani che si intrecciano che dicono? Parlami del sole sui tuoi occhi, in ogni fiaba io ti seguirei senza far rumore, senza chiedere perché, solo per restarti accanto, solo per restare qui con te. Parlami di te, delle aspirazioni che svanisco, ma tornano. Dimmi cosa cerchi nella gente? Forse un'amicizia o forse no. Dimmi qualcosa sta inquinando i sogni tuoi e se ci sta rubando la freschezza di un sorriso tra di noi. Cè tanta musica, stai volando via, suoni impercettibili delle tue paure, delle mie contraddizioni. Noi oltre i limiti. C'è una nuova idea... siamo solo nomadi, in cerca di qualcosa, qualcosa che non troveremo mai.
Tanti i "ti voglio bene" quanti i vaffanculo. Tanti gli abbracci quanti gli schiaffi. Un solo specchio per noi due, dove il riflesso tende a scambiare la nostra immagine, l'una nell'altro.
La fedeltà assoluta alla propria natura, al proprio destino e alle proprie inclinazioni ha un prezzo altissimo.
Essere egocentrico, un tuo difetto, esserne pienamente convinto, il tuo solo "credo"!
Dirò che siamo nelle mani di Dio, speriamo che non faccia un applauso.
Dirò che non è necessario avere le catene per essere schiavi, noi non ne abbiamo, ma siamo "finti liberi"
Stupefacente stupirsi senza stupefacenti, quanto stupefacentemente sono stupefatta di essere... come sono!