La natura non cerca di dare un senso alle cose, succedono. Per questo a volte vorrei essere come lei, per non farmi troppe domande e vivere la vita in sintonia con il fluire della sua libertà.
Sono belle le donne, quelle che si accontentano di piccoli dettagli e che si lasciano toccare i pensieri, quelle che cercano e vivono intensamente gli sguardi di un volto splendente d'amore. Quanto sono belle quando si lasciano accarezzare il viso e scompigliare i capelli... e si abbandonano dentro ad un abbraccio per sentirsi protette. Sì, quelle donne sono davvero belle, si accontentano anche di poco per lasciarsi cullare nell'anima al fine di restituire poi quell'amore con intensa gentilezza e gioia nel cuore.
Mamma, nei tuoi occhi l'immenso amore. Nei tuoi silenzi la tua saggezza ed i tuoi rimproveri. Nelle tue mani carezze consolatorie. In ogni sospiro la gioia e la speranza. Nelle tue notti insonni le attese. Nei tuoi insegnamenti le mie azioni.
Quante volte la voce della musica ci sussurra ciò che il cuore vorrebbe sentire.
L'amore non è ciò che sta scritto sui libri, non è un romanzo, l'amore si nasconde fra le righe del nostro cuore o fra le note del suo bussare ed è solo per chi lo saprà riconoscere. Perché l'amore è il bene dello scopo dell'esistere dentro l'essenza di ognuno di noi.
I ricordi riempiono il cuore e tolgono spazio alla solitudine.
Far capire cos'è l'amore può essere enigmatico: non sta scritto sui testi, non si può programmare, è un'emozione che ha necessità di essere lasciata libera da schemi imposti. L'amore è ascoltare il cuore e ubbidire al suo battito, seguire il suo spontaneo turbamento, rispettando sempre la libertà altrui. Oltre a ciò, occorre dare alito alla fiducia nello spazio di tempo che c'è fra assenza e presenza. Questo l'amore è.
Non riesco a toglierti da me, mi sei addosso come polvere sui mobili, e non c'è fiato che riesca a soffiarti via.
Non posso pensare ad un mondo senza ombra, sarebbe come avere il cielo senza sole...
Ci sono persone che parlano, parlano, parlano e continuano a parlare, senza rendersi conto che hanno acquisito quella forma di abilità da ingarbugliarsi persino nelle loro stesse parole.