Scritta da: Marilin
in Frasi & Aforismi (Amore)
E quando finalmente esausto il mio cuore riuscirà a staccarsi da te, tu comincerai a sentire la sua mancanza: io aspetto quel giorno come un avvoltoio.
Composta lunedì 28 maggio 2012
E quando finalmente esausto il mio cuore riuscirà a staccarsi da te, tu comincerai a sentire la sua mancanza: io aspetto quel giorno come un avvoltoio.
Vorrei potermi addormentare e svegliarmi tra tre mesi. Tra tre mesi sicuramente tutto sarà diverso: il cielo si sarà abbassato, le stelle si potranno raccogliere e tu mi amerai di nuovo.
Quando un'anima nasce in questo paese le vengono gettate delle reti per impedire che fugga. Tu mi parli di religione, lingua e nazionalità: io cercherò di fuggire da quelle reti.
L'uomo non dovrebbe credere ai fantasmi, specie dei non defunti.
Ho paura perché sono felice, e una felicità così grande puoi provarla solo quando stai per perderla.
Nessuno prega in paradiso.
Io credo in Dio e in me stessa. E non necessariamente in quest'ordine.
I pensieri non fanno rumore...
Le parole danno voce ai pensieri...
Il silenzio è il ritorno ai pensieri...
Io non so quale sia, o cittadini ateniesi, l'impressione che avete provato nel sentire i miei accusatori. Infatti, per poco anch'io non mi dimenticavo di me stesso, così convincente era il modo in cui parlavano. Eppure di vero, per dirla in breve, non hanno detto proprio nulla. Soprattutto una delle molte menzogne che hanno detto mi ha meravigliato, ossia quando hanno affermato che voi dovevate essere circospetti in modo da non lasciarvi ingannare da me, in quanto sono straordinario nel parlare. E che non provassero vergogna dal momento che io li avrei subito confutati nei fatti, non appena vi sarei apparso essere tutt'altro che straordinario nel parlare, questa mi è sembrata la cosa più vergognosa da parte loro. A meno che non chiamino straordinario nel parlare colui che dice la verità. Infatti, se è questo che intendono, allora potrei ammettere io pure di essere un oratore, ma non come intendono loro. Costoro, dunque, come vi ripeto, hanno detto di vero poco o niente. Invece da me voi udrete tutta quanta la verità.
Però, per Zeus, o cittadini ateniesi, voi non ascolterete da me discorsi ornati con belle frasi e con belle parole, come quelli di costoro e neanche ben ordinati. Udrete, invece, cose dette un po' a caso con le parole che mi capitano. Infatti, sono convinto che sia giusto quanto affermo.
E nessuno di voi si attenda altro da me.
La nostra morte non è qualcosa che succede a noi ma solo agli altri. Anche se gli altri diranno che sei morto tu non puoi dir loro che non lo sei.