Scritta da: Dario Pautasso
in Frasi & Aforismi (Poesia)
Il poeta scrive bene quando l'ultima sua salvezza è ciò che scrive.
Composta giovedì 27 marzo 2014
Il poeta scrive bene quando l'ultima sua salvezza è ciò che scrive.
Le parole sono semplice involucro, hanno l'utilità della carta. Ciò che rimane è il dolce o amaro sapore di ciò che contengono.
Fai rumore nei sogni di qualcuno solo per farlo svegliare con il cuore felice. Altrimenti lascialo dormire.
Ciclicamente. Abbandonarsi. Osservare dall'orlo del burrone il nostro volo fallito. Ciclicamente ascendere. Su nuovi cieli, su altre nubi, sotto altri soli. Sentire sciogliersi le grandi ali faticose e stanche. Un altro battito, un ultimo salto. Nel vuoto ancora. E vuoti morire.
"Ciò che è fuori è anche dentro; e ciò che non è dentro non è da nessuna parte".
"Per questo viaggiare non serve. Se uno non ha niente dentro, non troverà mai niente fuori. È inutile andare a cercare nel mondo quel che non si riesce a trovare dentro di sé".
Mi sentii colpito. Aveva ragione.
Abbi più di quello che mostri, parla meno di quello che sai.
Il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare.
Non sentitevi in debito perché vi ho partorito,
siate liberi di amarmi
non abbiate mai vincoli in nome dell'Amore...
se ciò accadrà sappiate che Amore non è!
Tienimi coi pensieri intrecciati ai tuoi, fammi sentire aria di casa, di porto tranquillo. Dammi il respiro del vento di primavera per rinascere di nuovo all'alba con te.
Tempo, tempo, come fai a passare così a passi lenti se dopo un attimo non ci sei già più? Oppure passi così veloce senza finire mai?