Scritta da: Giuseppe Catalfamo
Tutto ciò che ci divide è infinitamente meno importante del pericolo che ci unisce.
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Tutto ciò che ci divide è infinitamente meno importante del pericolo che ci unisce.
Questa nostra terra, che un tempo ci sembrava infinitamente grande, deve essere considerata nella sua piccolezza. Viviamo in un sistema chiuso, dipendenti gli uni dagli altri e dipendenti tutti dalla terra stessa. Tutto ciò che ci divide è infinitamente meno importante del pericolo che ci unisce.
Durante una tempesta un Vescovo cristiano si trovava nella sua cattedrale, quando si presentò una donna non cristiana e gli si pose di fronte, e disse:
"Io non sono cristiana. C'è salvezza per me dal fuoco dell'inferno?"
Il Vescovo guardò la donna e le rispose dicendo:
"No, c'è salvezza solo per quelli che sono battezzati con l'acqua e con lo spirito".
Ma proprio mentre parlava un fulmine dal cielo si abbatté con fragore di tuono sulla cattedrale, che in breve fu invasa dal fuoco.
Accorsero gli uomini della città e salvarono la donna, ma il Vescovo fu arso, divorato dal fuoco.
La maggior parte dei tradimenti in amore si verifica fra amici.
Il 75% dei casi di pedofilia accadono in ambito familiare.
Più dell'80% di anziani abbandonati in ospizio ha figli.
Sorge un ragionevole dubbio; "l'uomo" è pigro o semplicemente escremento secco.
Mai uguali, atteggiamenti diversi con chiunque.
L'umorista è certamente persona seria.
Grazie Mike, il ringraziamento più sentito è dettato da un ricordo adolescenziale, non fosse stato per te dagli 8 ai 12 anni sarei andato a dormire alle 20, dopo Carosello, invece per una sera la settimana mi era concesso di stare in sala, davanti al tubo catodico per vedere il programma nazionale.
I "grandi" quel giorno dicevano "cosa fai stasera?"
"Mah, non so... uhh ma oggi è giovedì... a casa c'è Rischiatutto".
Ciao Mike, stavo attendendo con ansia il nuovo Riskytutto,
chissà se lo farai Lassù, soprattutto chissà se sapranno risponderti.
Ciao Mike, straordinario mito.
Da che l'uomo s'è imbellettato di regole e morali,
definendosi "civile",
l'inciviltà la fà da padrone.
Quale scriteriato criterio,
dovrebbe condurmi ad invidiare i giovani,
che la vita,
l'hanno ancora tutta davanti.
Il "tempo", quello che dedichiamo a farci consumare dal mondo robotizzato dei consumi è certamente invenzione umana.
Il Tempo, quello vero, quello che non c'era prima del Big Bang, prima della luce, prima dell'evolversi dello spazio, è inconcepibile come potesse non esserci prima d "esser creato.
Potrebbe esistere da qualche parte un nucleo, ma anche una piramide, perché no, una medusa pelagia, insomma un Entità che di suo possiede ogni elemento occorrente per" costruire "questo universo.
Ogni elemento, dai minerali alla luce, dall'acqua al Tempo.
Forse per l" Entità il Tempo è un qualcosa che si può usare, plasmare, stringere, allargare, malleabile come un comune metallo.
Potrebbe possedere infiniti elementi a noi sconosciuti come la "materia oscura" e facilmente esistono molteplici universi, forse solo il nostro è condannato dal Tempo non malleabile per l'uomo.
Il Tempo per l'Entità sarebbe un elemento come tanti altri, "sempre esistito".
"Sempre" "esistere" "finire" "iniziare" sono piccoli concetti umani, mortali, che certamente l" Entità non concepisce.