Scritta da: Giuseppe Catalfamo
Un paio di lineette, ma mai più di 37...
è una vita che il sabato sera non ho la febbre.
Composta sabato 25 luglio 2009
Un paio di lineette, ma mai più di 37...
è una vita che il sabato sera non ho la febbre.
Perché si ostinano a cercare altrove forme di vita aliena,
quando le donne sono accanto a noi.
Depressione, stato elettivo dell'insoddisfazione,
nessun errore è vivere sempre come si vuole.
Due sogni d'adolescente, uno, essere un cantante rock e riempire uno stadio, due, una moglie bellissima e tre figli.
Doppiata l'adolescenza, riempito al massimo un locale di lap-dance, si vive con un pit-bull.
Nessun errore, ma poco tempo per tenere un concerto con lo sfondo d'un camino.
Occidente, mondo libero, controllato intellettualmente, liberalmente.
Una donna lesbica è intrigante.
Un uomo con "gusto diverso" è una tremenda checca.
Le grandi menti sono così...
Torquato Tasso fu felice solo con Orazio Orlando.
Leonardo di sir Piero Da Vinci fu felice e giocondo col Salai.
Meravigliosi e persino teneri furono Mercury e Nureyev.
Umberto II di Savoia lo tenne nascosto, ma Lami lo sconfessò.
Tchaikovsky, orgoglioso, non ne fece mai segreto.
Spesso m'accontento d'esser imbecille.
Se hai terrore fuggi.
Se hai paura urli voltando le spalle.
Se hai timore svisceri agitandoti.
Se taci e sei "freddo" il coraggio è tuo.
Non difendere fanaticamente il tuo credo, non difendi la fede.
Così difendi i retaggi dell'educazione,
così difendi ciò che arbitrariamente ti fu inculcato,
così difendi informazioni subliminali ereditate.
Usa le tue spugne se vuoi "crescere".
Due linee parallele non s'incontreranno mai.
Il miraggio che dona la prospettiva le illude che possano congiungersi.
Non sono nostalgico. Amo rimembrare sorridendo.