Scritta da: Jean-Paul Malfatti
in Frasi & Aforismi (Morte)
Chi vive prima o poi morirà. Chi non vive non morirà mai, è già morto e non lo sa!
Composta sabato 7 luglio 2012
Chi vive prima o poi morirà. Chi non vive non morirà mai, è già morto e non lo sa!
La promiscuità non ha razza né colore né stato sociale e a pensarci bene né, tantomeno, sesso. Non importa se si è etero, omo o bisex: ognuno ha il suo proprio modo di esplorare e vivere la sua sessualità. Rischi e conseguenze sono un'altra storia.
Amo essere gay e soprattutto vivere da gay. È un orientamento sessuale che ha tantissimo a che fare col mio modo di essere e vivere che credo che non riuscirò mai a farne a meno.
Oggi, rivedendo il passato, mi è venuto in mente il ricordo di un giorno in cui ho deciso di fare un brindisi alla vita, subito dopo un addio decisivo e definitivo alla morte. Ed è per questo, proprio per questo, che sono ancora vivo!
Il sorridere non è un obbligo né, tantomeno, un dovere, anzi è un piacere che, in alcuni casi, diventa un segno di carità verso chi ne ha bisogno.
Il credere non è un bisogno, è semplicemente un "sentire". Le nostre credenze vertono su ciò che "crediamo" meglio per noi stessi.
La Terra, oltre ad essere un pianeta di prove e espiazioni, è anche una scuola-riformatorio per gli spiriti erranti o ancora allegati ad essa. E dato che lo spirito si incarna o reincarna non appena l'ovulo è fecondato, l'interruzione della gravidanza è per lui come avere la porta sbattuta in faccia. Questo è, almeno per me, un punto da prendere in considerazione prima di dire "Sì" all'aborto.
Non abbiamo il minimo diritto di esigere che gli altri ci trattino in modo migliore di quello in cui li trattiamo.
Profezie assurde a parte, resta il fatto che, come qualunque altro pianeta o stella, anche la Terra invecchia e inevitabilmente diventa ogni giorno più debole e malata. E, se non verrà distrutta dall'uomo o da un grande cataclisma prima del suo tempo massimo di vita, senz'altro un giorno morirà di vecchiaia. Il giorno non si sa, ma chi vivrà vedrà!
Credere o non credere al logico o all'illogico, è tutta una questione di punto di vista, mentalità o modo di ragionare, quindi passibile di controversie e divergenze di opinione che, quando la supponenza e l'ostilità prevalgono sulla modestia e sulla tolleranza, tendono a generare discussioni inutili e per niente costruttive.