Scritta da: Eclissi
in Frasi & Aforismi (Società)
Il futuro si legge nelle strade, nelle fabbriche e nelle caserme molto più chiaramente che sulle pagine dei giornali.
dal libro "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón
Il futuro si legge nelle strade, nelle fabbriche e nelle caserme molto più chiaramente che sulle pagine dei giornali.
Un racconto, mi aveva detto un giorno Julian, è la lettera che un autore scrive a se stesso per mettere a nudo la propria anima.
Eppure nulla alimenta l'oblio più di una guerra, Daniel.
Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall'indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.
Potrei dirle che è malato di cuore ma in realtà sta morendo di solitudine. I ricordi non lasciano scampo.
"E conserva i tuoi sogni" disse Miquel. "Non puoi sapere quando ne avrai bisogno."
Sono poche le ragioni per dire la verità, mentre quelle per mentire sono infinite.
Il mondo non verrà distrutto da una bomba atomica, come dicono i giornali, ma da una risata, da un eccesso di banalità che trasformerà la realtà in una barzelletta di pessimo gusto.
"Davvero non hai letto nessuno di questi libri?" Gli domandò
"i libri sono noiosi."
"I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro" rispose Juliàn.
Solo allora avevo compreso che si trattava di una storia di gente sola, di essenza e di perdita, che proprio per questo vi avevo cercato rifugio, fino a confonderla con la mia vita. Che mi sentivo come chi fugge nelle pagine di un romanzo perché gli oggetti del suo amore sono soltanto ombre che vivono nell'anima di uno sconosciuto.