Scritta da: Lara Olivieri
in Frasi & Aforismi (Amore)
Di te odio l'amore che forse non sai cos'è.
Composta lunedì 10 maggio 2010
Di te odio l'amore che forse non sai cos'è.
Quando ti vorrei, quanto ti vorrei, tu non lo sai. Quanto sognare che ancora mi fai. Fammi illudere, fammi credere ancora un po' a un ideale d'amore che ho. Tu non puoi sapere, non sai, tu non puoi sapere quanta vita in più, mi dai.
Lei era l'emozione della mia giornata.
Sono sempre stato un malinconico con la vocazione di essere una persona allegra.
Quelle persone alle quali diamo un'importanza enorme: pendiamo dalle loro labbra, dal loro giudizio. Basta una parola negativa e tutti i complimenti che ci hanno fatto fino a quel momento non hanno più valore. Hanno il potere di annientarti o innalzarti con una sola parola.
La vita è la droga più potente al mondo.
Chi sei tu, dolce luce, che mi riempie, e rischiara l'oscurità del mio cuore?
Tu mi guidi con mano materna, e se mi abbandonassi, non saprei fare più nessun passo.
Tu sei lo spazio che circonda il mio essere e lo racchiude in sé.
Da te lasciato, cadrebbe nell'abisso del nulla, dal quale tu l'hai elevato alla luce.
Tu, più vicino a me di me stessa, e più intimo del mio intimo, e tuttavia inafferrabile e incomprensibile, che oltrepassi ogni nome: Tu, amore eterno!
Quando stavo male e avrei voluto morire ho chiesto al mondo di essere clemente con me ma non sono stata ascoltata. Ora la vita mi ha dato una possibilità nuova, una nuova forma di riscatto, che però non so affrontare. Mi era stato donato il mondo attraverso i tuoi occhi e i tuoi sorrisi, avevo capito di essere stata fortunata per l'immensità di quel dono, ma ora che tu non ci sei più per me il mondo ha perso la sua luce. Dal fondo della mia prigione una mano mi ha accolta, rincuorata, protetta. Solo che ora a questa mano so concedere solo spine. Le spine di quelle rose che tu mi hai donato ma che ora appassite vivono dentro di me.
Puoi capire realmente che cosa nasconda l'anima di una persona solo quando si ritrova ad affrontare il peggio, quando è presa dal panico, quando ha paura. Solo allora potrai capire com'è, se è un lepre o un leone.
E tra botti e scoppi è arrivato un altro anno. Ho bevuto per dimenticare per una sera tutto il male che ho provato durante quest'anno, volevo che per una sera la malinconia si allontanasse da me. Ho bevuto per dimenticare non per cercare di essere migliore. La mezzanotte se n'è andata e con lei anche l'effetto dell'alcol è svanito e mi sono ritrovata da sola seduta su una panchina a fissare un cielo buio a sprazzi coperto dai lampi dei fuochi pensando a te. Scendevano le lacrime e mentre tutti festeggiavano l'arrivo di un nuovo anno io mi sentivo svuotata. Ero la persona più triste del mondo perché sapevo di dover affrontare un altro anno senza di te come tutti i prossimi avvenire.