Scritta da: Luigi Augusto (LU.) Belli
Lei aveva lo sguardo che parlava e lui glielo sapeva leggere perfettamente.
Composta giovedì 17 luglio 2014
Lei aveva lo sguardo che parlava e lui glielo sapeva leggere perfettamente.
Madre, tieni a te tuo figlio e cogline tutta l'innocenza, perché egli è, senza dubbio, il dono più bello, che la vita ti possa donare.
Il destino decide chi entra nella tua vita, ma solo tu puoi decidere chi resta.
Sono loro, sì quegli abbracci che ti fanno sentire protetta, che ti riscaldano il cuore, e donano modo di parlare senza dire niente.
Amo provocarti, vedere nei tuoi occhi la passione e la voglia di cogliere in me la provocazione.
Chiudi il tuo passato nel cassetto dei ricordi, aprendoti a nuova vita.
Se tutti imparassimo ad avere più rispetto, valore e dignità nella vita, credo che allora avremmo conquistato davvero la nostra libertà.
Nel cammino della tua vita, e nell'amore che vivrai, avrai tanti momenti, ma ricorda: saranno solo gli attimi che conteranno.
Vi sono bocche che anziché avere petali di rose, possiedono solo le spine, e nonostante siano così, vedono sempre e solo le spine degli altri.
A volte il silenzio non è d'oro, perché tacere è spesso comodo e facile, mentre parlare è difficile e penoso. Tacere può anche essere un segno di prudenza, ma parlare è quasi sempre un atto di coraggio.