Scritta da: Stefano Gentilini
Le persone non cambiano, diventano solamente ciò che consciamente nascoste o inconsciamente, sono sempre state.
Composta mercoledì 9 novembre 2011
Le persone non cambiano, diventano solamente ciò che consciamente nascoste o inconsciamente, sono sempre state.
La maggior parte di noi uomini compie l'errore banale di badare tanto al risultato e poco, pochissimo, a ciò che lo ha generato e preceduto.
Là dove gl'interessi economici abbondano spesso si disconoscono anche gli affetti più cari.
Ogni donna conosce i suoi limiti. Sa fino a che punto un uomo qualunque può spingerla e fino a che punto invece il suo uomo può portarla. Ogni donna sa che il regalarsi piacere è una cosa comune, ma il fondersi l'anima, annebbiarsi la mente, mescolare i sapori più intimi è una cosa per pochi eletti!
Devi capire che a volte occorre un po' di tempo per riconoscere ciò che Dio vuole da noi. Spesso succede così. Di solito la voce di Dio non è altro che un bisbiglio, e bisogna ascoltare con grande attenzione per distinguerla. Ma altre volte, la risposta è evidente e risuona forte come la campana di una chiesa.
Le cose in un matrimonio andavano bene finché esisteva un equilibrio tra esaudire i propri desideri e accontentare il compagno, finché la moglie faceva ciò che desiderava il marito e viceversa. Le difficoltà nascevano quando uno dei due cominciava a comportarsi come preferiva senza riguardi verso l'altro. Un marito ad un certo punto decideva di avere rapporti sessuali più intensi e li cercava al di fuori del matrimonio, una moglie decideva di volere più affetto e questo la portava a fare esattamente la stessa cosa. Un buon matrimonio, come qualsiasi rapporto a due, significa subordinare le proprie necessità a quelle dell'altro, sapendo che la cosa era reciproca. E finché i due tenevano fede alla propria parte di patto, tutto filava liscio.
A volte, quando si sedeva sul suo letto a guardarlo dormire, le piaceva pensare che nei suoi sogni vivesse in un mondo dove tutti lo capivano, dove il linguaggio era qualcosa che lui spontaneamente comprendeva. Sperava che sognasse di giocare con altri bambini, che gli rispondevano, che non si allontanavano da lui perché non parlava. Sperava che nei sogni fosse felice. Dio poteva concedergli almeno quello. Giusto?
Quando hai un segreto che ti costringe a fuggire.
Quando il tuo passato entra con violenza nel presente. Quando tutto sembra perduto...
l'unico posto dove puoi andare è l'amore.
Non farti domande, se osservi abbastanza attentamente la vita capirai che l'odio contagia, l'amore no.
I sogni talvolta hanno bisogno d'esser protetti da tutto, da tutti ma a volte sopratutto da noi stessi.