E quando quella mano fredda, come la pietra dov'era posata, si ferma sulla mia guancia, io so che la amo. La amo, figlia mia, come non ho mai amato nessuno. La amo come un mendicante, come un lupo, come un ramo d'ortica. La amo come un taglio nel vetro.
L'avresti mai detto? Io lo amo. Arrossisco anche solo a scriverlo, perché nonostante io pensi che lui mi ama, non me lo ha ancora detto. Ma io, oh, Mina, io lo amo; lo amo; lo amo!
Ricordati bene quello che ti dico: tu non sei sola, finché ci sono io. Tu puoi contare su di me, sempre. Non sto scherzando, ascolta: mi puoi chiamare anche nel cuore della notte se ti svegli con la paura dei satanisti, dei vampiri, degli zombi: io ti proteggerò. Non farò mai più lo spiritoso. E quando ti sentirai perduta, debole. Brutta, sola e disperata, non dovrai fare altro che chiamarmi; io verrò e ti racconterò di come tutti gli uomini che ti vedevano, quando ti ho conosciuta, s'innamorassero ti te all'istante, zac, fulminati; ti mostrerò quella famosa foto davanti a Krizia e poi ti porterò allo specchio e ti obbligherò a constatare che sei ancora bella come allora, prodigiosamente bella, oserei dire, perché sembra che per te il tempo non sia passato. E se ti si romperà la lavatrice, la macchina, il computer, il telefonino, e ti sentirai morire alla sola idea di consumare energie per ripararli non ti preoccupare: chiama me, e ci penserò io. Avrò cura di te in qualunque momento tu ne abbia bisogno, ogni giorno dell'anno. Ogni anno che verrà fino a quando incontrerai un uomo meraviglioso che ti amerà profondamente per il resto della tua vita, e allora lo farà lui molto meglio di me. Farò tutto questo, Marta, te lo giuro, sarò fiero di farlo; ma tu, ti prego, non toccare più l'argomento Lara con me.
Satana tentò Gesù nel momento in cui era più debole: dopo 40 giorni senza cibo e senza acqua, e io non ho neanche un'oncia della forza che Gesù... Ma voi... neanche voi avete il fascino di Satana.