Scritta da: Marianna Mansueto
Se andassimo via adesso nulla di ciò che verrà sarebbe, ma la vita è come l'acqua, scompare, affonda e poi riaffiora dove può, dove deve.
dal libro "Venuto al mondo" di Margaret Mazzantini
Se andassimo via adesso nulla di ciò che verrà sarebbe, ma la vita è come l'acqua, scompare, affonda e poi riaffiora dove può, dove deve.
Guardo quest'uomo, in fondo a questa luce notturna, con in braccio il neonato di Sarajevo. E d'improvviso sento quel dolore, che poi mi prenderà ogni volta e ha un modo tutto suo di aggredirmi. Mi stringe la nuca, m'irrigidisce il collo. È Diego che mi trattiene da dietro, riconosco le sue mani, il suo fiato, però non posso voltarmi. Era lui che doveva tenere in braccio il bambino [...]. È lui che mi tiene per la nuca e mi sussurra di guardare il mio destino avanti, le scene della mia vita senza di lui.
Tutto ciò che hai dimenticato si fa sentire nei sogni.
Abbiamo domato l'energia del vento, del mare, del sole. Ma il giorno in cui l'uomo saprà dominare l'energia dell'amore, potrà dire di aver raggiunto un tragurado importante quanto la scoperta del fuoco.
A volte mi chiedo se la realtà esiste davvero, se c'è veramente una natura delle cose, obiettiva e intatta. O se tutto ciò che ci accade è già modificato in anticipo dalla nostra immaginazione. Se sognando qualcosa gli diamo vita.
Poi c'era Ruark. E accanto a Ruark, chiunque altro sembrava mancare di qualcosa.
Lo sguardo che riservi solo a lui è ancora così bello.
L'odio per quell'uomo mi arde nel petto come un fuoco divampante, sì, perfino ora che è morto.
Dio sa se non avrei impedito il duello, se appena ne avessi avuto il coraggio. La mia vergogna è di non averlo fatto. Ma quando lo vidi cadere, se avessi potuto aver la mente ad altro che alla pietà per il mio padrone, avrei esultato, a quella liberazione.
Con uguale forza il tuo viso è impresso nella memoria di Alexandros.
Ma ciò che io sono, lo sono per caso.