Scritta da: Marianna Mansueto
in Frasi & Aforismi (Libri)
I venti del destino stanno per portarci via, ognuno sulla sua rotta.
dal libro "Monsone" di Wilbur Smith
I venti del destino stanno per portarci via, ognuno sulla sua rotta.
Ma ciò che io sono, lo sono per caso.
Voglio la tua bocca, ma mi passerà.
Lei ansima, il collo torto verso il soffitto rotto, e lui la guarda. E forse la guardava così, con la stessa tenerezza, la stessa nostalgia, mentre facevano l'amore.
Qualche volta tu e i tuoi amici attraversate a piedi l'isolato e vi interrate in quel pub all'angolo, quel budello fumoso sotto il livello della strada. Ho infilato gli occhi, una volta, dall'alto, dentro una di quelle finestre basse sul marciapiede, vi ho visti ridere, abbracciarvi, schiacciare le cicche nei posacenere. Ero un cinquantacinquenne elegante e solo a spasso nella notte e voi eravate lì in basso oltre quelle finestrelle con le grate dove i canisi fermano a odorare, eravate così giovani, così serrati. Siete bellissimi, Angela, volevo dirtelo. Bellissimi. Vi ho spiati, vergognandomi quasi, con la stessa curiosità con cui un vecchio guarderebbe un bambino che scarta un dono. Sì, vi ho visti scartare la vita, là sotto, in quel pub denso di fumo.
Coloro che amiamo spesso ci sono più estranei degli altri.
Da allora so come gli esseri umani possano essere avviluppati tra loro e presenti l'uno dentro l'altro ad abissali profondità, senza averne la più pallida idea.
Ma sai questo amore, non corrisposto, è ben più duro da sopportare. Non è l'amore non corrisposto di quando il tuo cuore è rapito da una persona distante, ma quello per una persona sempre vicina, che si incontra e con cui si parla quotidianamente, quell'amore solitario e non corrisposto che provi per colui col quale vivi fianco a fianco ogni istante. Questo è doppiamente duro da sopportare, molto più dell'altro.
Si ricorda come mi piace il the.
Un bambino era come una rivoluzione, pensò Grigorij: potevi dargli la vita, ma non controllare come sarebbe andata a finire.