Scritta da: Silvia Nelli
È molto più semplice sparare a zero che mettere in fila parole con senso compiuto! Forse perché la maggioranza conosce più "parolacce" che non le "parole"!
Composta lunedì 11 marzo 2013
È molto più semplice sparare a zero che mettere in fila parole con senso compiuto! Forse perché la maggioranza conosce più "parolacce" che non le "parole"!
A volte è difficile dire "amica mia ti voglio bene", più facile prendere quel bene che ti ha lenito l'anima, che ti ha ridato il sorriso tra veli di lacrime, che ti ha accarezzato cuore e mente alleggerendo le tue spalle, che si è fatto carico del tuo dolore come fosse il suo. Mi ha cullato, mi ha protetta, mi ha difesa e come una piccola barca alla deriva ho ritrovato il mio porto. Momenti bui accesi dal calore di questo sentimento, un fuoco che cancella ombre e paure un abbraccio per annegarci dentro uno sguardo per non andare a fondo due mani per rialzarti. Amicizia meravigliosa compagnia di labbra sorridenti, di occhi luccicanti, di umori malinconici di una porta sempre aperta. In qualunque modo ci sei. Ti voglio bene amica mia.
La maggior parte di noi uomini compie l'errore banale di badare tanto al risultato e poco, pochissimo, a ciò che lo ha generato e preceduto.
È il tempo che si è perduto per una persona a determinare la sua importanza.
Ho sempre pensato che quando fai qualcosa la devi portare avanti a tutti i costi perché questo ti rivela la misura della tua forza. Oggi mi rendo conto invece che essere forti e maturi significa sapersi fermare al momento giusto.