Scritta da: MaryRosa Amico
La vita senza i suoi ostacoli è come un'orchestra muta, non produrrebbe alcun suono.
Composta martedì 14 luglio 2020
La vita senza i suoi ostacoli è come un'orchestra muta, non produrrebbe alcun suono.
Una donna sincera non abbassa mai la testa. E quando si trova a tu per tu con la menzogna, la fissa dritta negli occhi in lancio di sfida.
Se consegnate agli onesti un mondo giusto, ne faranno persone corrette.
Vorrei che ci fosse una stanza del tempo, dove poter ritornare bambina e farmi piccola dentro un abbraccio.
Il tuo viso è un ritratto, dove l'autore esprime con naturalezza ogni tua sfumatura espressiva.
È normale avere paura, ma questo virus non può farci vivere nell'angoscia. Spero per tutti un futuro migliore; un futuro dove non ci sia più la paura di incontrarci e abbracciarci senza farci male.
La vita lo fa, ti scuote l'anima per scrollarsi da dosso la paura.
Il cuore è in grado di metabolizzare e digerire una delusione. Ma al dolore dell'anima non si sopravvive, si muore dentro.
Non si combatte il passato, si accetta e si lascia andare per costruire l'inizio di un futuro migliore.
Eppure io me le ricordo ancora le mani di mio padre. Erano grandi, forti e callose. Non si stancavano mai di dare, erano generose. Non le nascondeva, fiero le mostrava con orgoglio, un trofeo. E a chi lo umiliava con disprezzo, mio padre rispondeva con saggezza: signori, le mie mani sporche di fatica, stringono altre mani con dignità e onestà. Sono pulite.