Scritta da: dolce bimba
Tutti vogliono il nostro bene, non facciamocelo portare via.
Commenta
Tutti vogliono il nostro bene, non facciamocelo portare via.
Mi sono così abituata a combattere
il nulla, che ho dimenticato il motivo per cui ho iniziato a lottare.
A volte mi piace estraniarmi, stare lì zitto ad osservare gli altri. Non sono di poche parole, e avrei molte cose da dire, ma così, osservando gli altri, riesco a capire tanto dei limiti del cervello umano...
L'unico momento in cui iniziare a preoccuparsi sul serio è quando ti sembra di avere sempre ragione.
L'abitudine è una palude ben mimetizzata. La scorgi solo quando ormai ci sei caduto dentro.
Le convenzioni non vanno sempre a braccetto con tutte le possibilità percorribili, anzi a volte le convenzioni sono il recinto per tenerle a guardia.
La cosa peggiore è quando si è soli in due.
L'abitudine è la più infame delle malattie, perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portare le catene a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto. L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente e cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
C'è chi crede che una cosa sia giusta perché l'ha sempre fatta, senza domandarsi che potrebbe sempre aver sbagliato.
L'abitudine acceca. Quando smetti di osservare, non vedi più nulla.