Scritta da: Mauro Lanari
È tanto il male che mi aspetto, che ogni occasione mi è diletto.
Composta giovedì 14 novembre 2013
È tanto il male che mi aspetto, che ogni occasione mi è diletto.
Entriamo sempre nel demerito, mai nel merito, ed è indimostrabile che possa essere altrimenti.
"L'universo non è user-friendly" è solo l'update geek della "natura matrigna" leopardiana.
Come non esiste tema senza variazione o viceversa, non esiste continuità senza discontinuità, costante senza mutamento, essere senza divenire. Tuttavia l'equilibrio di questi due poli è così precario che prima o poi giungono inevitabili un cosiddetto "punto di rottura/catastrofe" e una conseguente "rottura di simmetria". Al che irrompono pure opinioni soggettivissime e giudizi personalissimi sul valore d'attribuire a tali eventi.
Femminismo esausto: "Stremate, stremate, le streghe son tornate".
Femminismo rigoglioso: "Sfrenate, sfrenate, le streghe son tornate".
Epoca d'estetica macellaia: per lui il grand-guignol truculento, per lei l'emotivamente affettato.
"Egregio" deriva da "ex gregis": una vita e un comportamento "fuori dal gregge" sono migliori o peggiori? Domanda senza risposta: non c'è più nessuno che sia interessato a testarla. Ma forse questa è già la risposta.
Il potere lorda chi ce l'ha.
I soldi risolvono tutt'i bisogni tranne quelli non risolvibili dai soldi stessi. Per molti tali bisogni sono più che necessari, per altri coincidono con l'inessenziale.
Dop'un certo numero di lutti degl'affetti più cari, la mente crea una propria fossa comune.