Nuovi indicatori dell'emergenza globale. La crisi è giunta al punto che i portieri non sanno più dove andare a parare, i cecchini dove andare a sparare, i detrattori dove andare a sparlare.
Più che ballare mentre il Titanic affonda, s'è soliti ballare poiché (si) sta affondando. Reazione antica quanto l'epicureismo: "mangiamo e beviamo, perché domani moriremo", motto citato anche da Paolo nella prima lettera ai Corinzi 15,32.
Il comportamento dei pescecani ultraliberisti è squalificante.
Il vero pensiero creativo non è eterodosso ma eretico: non viene considerato di nicchia o minoritario all'interno d'una comunità culturale di riferimento, ma viene ostracizzato poiché cerca di metterne in discussione i fondamenti.
Crisi vocazionale. Sono ancor'in molti a ricevere la chiamata, purtroppo però c'è sempre meno banda.
È inutile odiar'a morte qualcuno. Tanto prim'o poi si viene sempr'accontentati.
La "morte e morte di croce" della paolina Lettera ai Filippesi 2,8 sono l'uniche "road map" ed "exit strategy" finora concesseci.
L'impiccagione perfetta è un cappiodopera.
Cristiani: reclusi in attesa di giudizio universale.
"Ironia della sorte": ma la sorte non è ironica, è beffarda.