Scritta da: Mauro Lanari
A buon imbonitor molte parole.
Composta sabato 4 luglio 2015
A buon imbonitor molte parole.
Scoprire cosa sia l'apocalisse non è poi la fine del mondo.
Fors'ènnato. O forse no, e magari è meglio così.
Con la morte si finisce in un'altra dimensione: da quella verticale all'orizzontale.
Su Twitter "si fa il disappunto della situazione" da quando ragionamenti e argomentazioni sono diventati démodè e non rientrano in 140 caratteri.
Lo scopriremo solo sopravvivendo. M'anche no.
Come non esiste tema senza variazione o viceversa, non esiste continuità senza discontinuità, costante senza mutamento, essere senza divenire. Tuttavia l'equilibrio di questi due poli è così precario che prima o poi giungono inevitabili un cosiddetto "punto di rottura/catastrofe" e una conseguente "rottura di simmetria". Al che irrompono pure opinioni soggettivissime e giudizi personalissimi sul valore d'attribuire a tali eventi.
Contro l'accanimento terapeutico: farmaci spezzavita.
Volevamo giubilare assieme, invece siamo stati giubilati.
Crisi economica. Aziende di marca allo sbrando.