Scritta da: Mauro Lanari
Polvere siamo, polvere diventeremo e anch'io non mi sento in grande spolvero.
Composta martedì 18 novembre 2014
Polvere siamo, polvere diventeremo e anch'io non mi sento in grande spolvero.
L'Amore esige non immortalità ma eternità, cioè non solo "per sempre" ma pure "da sempre", retroattivamente.
"L'universo non è user-friendly" è solo l'update geek della "natura matrigna" leopardiana.
Non è da oggi che il pensiero di Hobbes appare affetto da una visuale troppo ristretta: la panbelligeranza non è confinabile all'ambito politico e antropocentrico, la guerra è di tutto e tutti contro tutto e tutti.
Il perfezionista ambizioso e quello presuntuoso si distinguono per un aspetto sostanziale: il primo ambisce a vivere una spaziotemporalità che gli conceda la perfezione, mentre il secondo è presuntuosamente convinto di disporne già e vorrebbe esprimerla, esternarla, emanarla.
L'ottimista vede il bicchiere mezzo pieno, il pessimista lo vede mezzo vuoto, il realista (postmoderno) sa che non è mai stato pieno abbastanza e sa di non sapere se lo sa(p)rà mai.
Il truffatore raggira gl'ostacoli.
La finanza è la guerra proseguita con altri mezzi.
Il comportamento dei pescecani ultraliberisti è squalificante.
Più che ballare mentre il Titanic affonda, s'è soliti ballare poiché (si) sta affondando. Reazione antica quanto l'epicureismo: "mangiamo e beviamo, perché domani moriremo", motto citato anche da Paolo nella prima lettera ai Corinzi 15,32.