Scritta da: Michele Gentile
Un giorno prenderemo il mare e faremo naufragare le ragioni, le stagioni e i silenzi di chi ci ha lasciato andare.
Composta sabato 20 luglio 2019
Un giorno prenderemo il mare e faremo naufragare le ragioni, le stagioni e i silenzi di chi ci ha lasciato andare.
Scrivo poesie per salvarmi da me stesso.
Nel sentiero della vita la cosa più difficile da imparare è saper fare un passo indietro.
Ci sono visioni che diventando realtà si trasformano in sogno.
Il poeta deve parlare di strade per costruire ponti.
Conta esserci anche senza contare.
Accade spesso che siano il silenzio e la solitudine a ricordarci dove ci aspetta tutto quello che abbiamo sognato.
Il calcio è una carezza, una magia mai sopita che contiene in sé la dolcezza della poesia e l'amarezza della vita.
Sono cresciuto a pane e mare sotto un cielo che faceva finta di non avere fame.
Il silenzio è l'eco dell'inquietudine.