Scritta da: Mirco Cherubini
Io sono quello sono, ma posso essere quello che tu vuoi che io sia, se io lo voglio.
Composta martedì 15 dicembre 2009
Io sono quello sono, ma posso essere quello che tu vuoi che io sia, se io lo voglio.
Senza emozioni, l'animo s'inaridisce...
così come il corpo attende che ribollisca il sangue, il foglio rimane bianco, in perenne attesa che torni a scorrere l'inchiostro.
La parola più difficile da pronunciare è Addio. Sancisce la fine, chiude ogni porta, ti lascia solo con te stesso.
Vi muovete con fare studiato, sorrisi di circostanza, parole misurate...
belle fuori, vuote come bamboline dentro...
se è questa la vita che avete scelto, di voi rimarrà solo un fugace ricordo.
Triste è il destino di chi fa dell'effimero la strada da seguire.
Con il tuo sorriso illumini i nostri cuori... con la tua risata porti gioia nelle nostre anime... sei un angelo che dona amore, voglia di vivere, pazzia salutare... sei l'alba di un nuovo giorno, sei la stella che ci guida nella notte, sei la linfa di queste vite che si perdono facilmente... grazie di essere te stessa, grazie per essere tra noi... con affetto, ora e sempre.
Basta uno sguardo, basta un sorriso, basta un gesto, basta un suono...
serve talmente poco di te, per far crescere in me un sentimento.
Deluso, triste, amareggiato, incazzato, nervoso, odioso...
possono bastare per rispondere alla classica domanda: "ciao, come stai?"
Ma poi passa... un giorno, forse due, diciamo pure per qualche settimana, o addirittura qualche mese, ma comunque alla fine dei giochi è sempre la solita storia... adesso basta, mi sono stancato di tutti e tutto... volete il bastardo? Il menefreghista? Perfetto, sarete accontentati.
Nella mia ingenuità, ho sperato di sentire il campanello suonare... ho sperato di aprire la porta e vederti lì... lo sguardo dolce, il sorriso malizioso... la testa leggermente inclinata di lato, le mani in tasca... senza dire niente mi faccio da parte e tu entri... ti togli il cappotto e ti rifugi nelle mie braccia... ci guardiamo a lungo prima di baciarci... ma la realtà è il buio della stanza... il silenzio... il freddo di un abbraccio mancato... la solitudine di un bacio mai dato.
Quando ci fermiamo a riflettere su noi stessi, quando mettiamo sulla bilancia della vita successi e fallimenti, ci accorgiamo che siamo sempre indietro... ci accorgiamo che spesso tutti i nostri sogni, i nostri progetti sul futuro sono ancora indietro... manca sempre un qualcosa, un particolare, una sfumatura che renda il tutto armonioso... è la continua ricerca di quel qualcosa in più che rende interessante la nostra vita.
Cercare di arrivare al tuo cuore, sapendo che non vuoi, che non t'interessa.
Cercare di strapparti un sorriso, sapendo che non è a me che lo vorresti donare.
Cercare di capire perché, a volte, incrociamo i nostri sguardi e per un attimo, ci perdiamo insieme.
Cercare tutto... e non trovare niente.