Scritta da: mor-joy
Sei la finestra a volte verso cui indirizzo parole di notte, quando mi splende il cuore.
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Sei la finestra a volte verso cui indirizzo parole di notte, quando mi splende il cuore.
La saggezza non è comunicabile. La scienza si può comunicare, ma la saggezza no. Si può trovarla, viverla, si possono fare miracoli con essa, ma spiegarla e insegnarla non si può.
Non lo sai, vero? Che ogni piccola cosa per me è importante.
Non mettermi accanto a chi si lamenta senza mai alzare lo sguardo, a chi non sa dire grazie, a chi non sa accorgersi più di un tramonto. Chiudo gli occhi, mi scosto un passo. Sono altro. Sono altrove.
Anche la vita più infelice ha le sue ore di sole e i suoi fiorellini in mezzo alla sabbia e alle pietraie.
Hai l'aria dolce. E i tuoi occhi sono stupendi. Sono folli, selvaggi, come quelli di un animale minacciato dall'incendio della foresta.
Il volersi bene si costruisce. L'amore lo senti immediato, non ha tempo. È dire "ti sento" un contatto di pelle, un abbraccio, un bacio. Mantenersi, il mio verbo preferito, tenersi per mano. Ti può bastare per la vita intera, un attimo, un incontro. Rinunciarvi è folle sempre e comunque.
È la tua voce che mi tranquillizza. È il tuo modo di parlare, il tuo modo di chiamarmi, quel nomignolo che mi riservi. È che sei tu. E quando si tratta di te, io non lo so che mi succede. Per quanto cerchi di trattenermi, se si tratta di te io sono felice.
Ci sono sostanze che si sprigionano nel cuore solo quando si è in compagnia di una determinata persona e non di un'altra.
Il consiglio migliore che ti posso dare è quello di fare un passo indietro. Fagli sentire la tua mancanza, non la tua perenne disponibilità. Non si tratta di tattica amorosa, ma di dignità.