Scritta da: Marianna Mansueto
Così ostinato la fissai, che il mio sguardo attirò il suo.
dal libro "La signora delle camelie" di Alexandre Dumas
Così ostinato la fissai, che il mio sguardo attirò il suo.
Io non la amavo perché perfetta, io amavo il suo modo di dimostrarmi quanto non lo fosse.
Avvertì la necessità di allontanarsi per un po', di capire ciò che stava succedendo, di lottare contro il fortissimo desiderio di far ritorno a casa, di fuggire da lì, prima che la delusione permeasse tutto quello in cui aveva creduto per quasi un anno.
Perché si cercano le persone per poi abbandonarle, perché faccio di tutto per farci amare per poi fargli del male abbandonandole.
Gli uomini che profumano, hanno una notevole marcia in più.
Ho pensato di potercela fare e ce l'ho fatta davvero.
Quanta frustrazione in tante verità che nascondiamo per pudore, per non farci ancora del male, per il solito quieto vivere.
La bellezza è la prima cosa che cerchi di vedere quando ti trovi di fronte ad uno specchio. E non è vero che conta solo quanta bellezza hai dentro di te.
È così che ti frega un aeroporto, con tutte quelle ali! Vieni, vola via con noi, lascia a terra i tuoi problemi, i tuoi guai, gli amori sballati e tutto il resto. Sono gli aeroporti quelli che ti fregano, cazzo! Una volta che sei partito volando non riesci più a farne a meno.
Tu non sai che, mentre andavo, volevo già tornare.