Scritta da: cry60
È meglio essere odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo.
Commenta
È meglio essere odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo.
È dura far finta di ridere quando il tuo cuore piange.
Vivi la vita così come puoi, perché come vuoi non puoi.
Non piangere per chi non merita il tuo sorriso.
Dicono che sbagliando s'impara, allora lasciatemi sbagliare.
L'amicizia, quella vera e sincera, è un'emozione unica, imparagonabile. Quando arriva ci dona sempre sorrisi e gioia, allevia le sofferenze e sana le ferite che un'altra emozione, l'amore, ci lascia sulla pelle.
Si ha voglia di rimanere soli, a volte. Soli con la propria malinconia, la propria fragilità. Soli, lontani da questo mondo che ci vuole sempre forti, con il sorriso sulle labbra. Ci vorrebbero amici, di quelli veri, di quelli che quando piangi hanno il fazzoletto pronto e te lo porgono senza dire nulla. Amici a cui puoi far vedere che a volte non sei poi così forte. Amici che quando tu sei debole aprono le braccia e ti accolgono per proteggerti sapendo che un domani farai lo stesso per loro. Perché ognuno di noi ha diritto a essere fragile, a volte.
Ho imparato che il contrario dell'amore non è l'odio. L'odio è l'assenza d'amore, così come il buio è assenza di luce. L'opposto dell'amore è la paura. Per la prima volta nella vita non avevo paura o, meglio, avevo imparato a fare in modo che la paura non mi dominasse.
"Costruire un rapporto": quante volte ho sentito questa frase. Ma i rapporti non si costruiscono, si vivono e nel viverli si rafforzano. Nel caso contrario, si esauriscono.
Alla donna che sono stata voglio bene. Anche se era fragile non è mai stata debole, anche se era stanca e sfinita non ha mai smesso di lottare. Ha saputo resistere. Alla donna che sono stata sento di dover riconoscere dei meriti, molti: il coraggio di sbagliare, la volontà di esserci, la responsabilità di scegliersi.