Scritta da: Paola Melone
Spesso il silenzio è più fragoroso ed assordante di qualsiasi clamore: sono le urla del silenzio.
Composta martedì 24 maggio 2011
Spesso il silenzio è più fragoroso ed assordante di qualsiasi clamore: sono le urla del silenzio.
Chi cerca la felicità nel virtuale, non trova che fumo ed alienazione dei sensi. La felicità si deve toccare, ascoltare, odorare, gustare e vedere, per essere vera, non può mai essere un surrogato, perché il surrogato non soddisfa, non riempie, crea soltanto illusioni.
Il confine tra sogno e realtà è dato dall'intensità del desiderio: maggiore è l'intensità, più labile è il confine.
È più facile essere clandestini di se stessi che essere clandestini di una terra che non appartiene a nessuno.
Che stupefacente malattia è il desiderio di libertà...
è altamente contagiosa, si diffonde rapidamente e non esistono rimedi per arrestarla e più si è ammalati, più si acquista un senso di benessere universale.
Genio è chi riesce a cogliere dal proprio caos un'idea e a renderla ordinata.
I sogni sono il punto d'appoggio della mia vita: datemene uno e "vi solleverò il mondo".
L'invidia è una lettera il cui contenuto è indirizzato ad un destinatario ignoto per cui, immancabilmente, ritornerà al mittente, avvelenandone e turbandone l'anima.
Non è importante il valore che ti attribuiscono gli altri, quanto quello che tu riesci a dare a te stesso.
Un'anima sensibile si veste con le ali delle farfalle. Ammirane i colori, le sfumature e la leggerezza, ma non provare a toccarla, potresti fermarne il volo.