Scritta da: Paola Melone
La violenza è la parola che si sveste di nobiltà e si ammanta di vigliaccheria.
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La violenza è la parola che si sveste di nobiltà e si ammanta di vigliaccheria.
Non la cecità di chi non vede o non vuole vedere, ma è l'inerzia degli indignati che mi sgomenta.
Sai cos'è un sorriso? È un muro che cade, una porta che si apre sulla propria anima e che invita ad entrare.
La parola è contatto, il silenzio è fusione.
Vero, le persone vanno e vengono, ma ce ne sono alcune che, pur andando via, rimangono più presenti di chi è presente, più tangibili di chi resta, sono quelle che riesci a sentire, anche se non le vedi, concrete assenze di un eterno passaggio.
Cosa fai seduto? Ammazzo il tempo. No, non ammazzi il tempo, ammazzi attimi di te: il tempo non esiste, esisti tu ora, adesso, fa in modo che ogni attimo sia te e non una frazione di tempo, riprenditi ciò che ti appartiene.
Non sono sbagliata, sono diversamente giusta.
Negare l'infanzia ad un bambino è un crimine contro l'umanità perché si uccide sia il bambino che è che l'uomo che sarà.
Ma se ho ragione perché mi batte così forte il cuore?
Certo che la vita è strana: un mondo dentro che preme per uscire fuori, un mondo fuori che preme per entrare dentro e noi in mezzo, a dirigere il traffico.