Scritta da: Laura Giavazzi
La bellezza di una donna non si misura da ciò che veste ma dalla profondità della sua anima.
Composta martedì 30 aprile 2013
La bellezza di una donna non si misura da ciò che veste ma dalla profondità della sua anima.
All'improvviso si rese conto che il parco era silenzioso. Fanny aveva smesso di cantare e seppe, senza sapere come, che la fenice era andata, che aveva lasciato Hogwarts per sempre, proprio come Silente aveva lasciato la scuola. Aveva lasciato lui.Commenta
Mi è bastato un minuto per amarti, ma non mi basterà la vita per dimenticarti.
La leggenda narra che ogni salice piangente, accoglie un amore finito male, e che ogni ramo, si dispera per esso.
Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
lascio che le cose
mi portino altrove
non importa dove
non importa dove.
I rimpianti inchiodano il nostro vivere e ci rendono prigionieri del passato.
Non è certo perché siamo donne che puoi riempirci di dolci bugie. Essere donna non è essere stupida. Vero, forse abbiamo quella necessità di dolcezza, di certezza che spesso ci manca, ma da qui a passare da stupide e vivere vicino alla bugia c'è una bella differenza.
E se anche non ne hai voglia. Balla, canta, gioca, ridi e sorridi. È l'inizio di un nuovo giorno, ventiquattro ore della tua vita, millequattrocentoquaranta minuti della tua esistenza. Non buttarli via, cerca di viverli serenamente. Troppo spesso non ci rendiamo conto che questo tempo è uno splendido regalo... e ahimè non sappiamo apprezzarlo appieno.
E forse il tuo carattere non mi piaceva, né il tuo modo di comportarti, però ti amavo di un amore più forte del desiderio, più cieco della gelosia: a tal punto implacabile, a tal punto inguaribile, che ormai non potevo più concepire la mia vita senza di te. Ne facevi parte quanto il mio respiro, le mie mani, il mio cervello, e rinunciare a te era rinunciare a me stessa, ai miei sogni che erano i tuoi sogni, alle tue illusioni che erano le mie illusioni, alle tue speranze che erano le mie speranze, alla vita! E l'amore esisteva, non era un imbroglio, era piuttosto una malattia, e di tale malattia potevo elencare tutti i segni, i fenomeni.
È bello fuggire se ti sembra giusto e se lo vuoi. Mentre ti chiudi la porta alle spalle ti senti più vivo, la strada è sempre una lunga promessa. Ma quando il treno si muove il vagone diventa una gabbia senz'aria, il domani un tunnel che ti condurrà chissà dove. Di colpo ti scopri malato, afflitto da mille minacce, rimpiangi il tuo letto che era morbido e caldo, la tua casa che era comoda e buona e non sai più quello che vuoi. Temiamo tutti il futuro. Rimpiangiamo tutti il passato e siamo tutti incerti all'inizio.