Scritta da: Pierliana Masetto
Se c'è una mano che muove il mondo, non è quella di Dio. Ma della nostra coscienza.
Composta mercoledì 23 novembre 2016
Se c'è una mano che muove il mondo, non è quella di Dio. Ma della nostra coscienza.
Gli uomini sono più facili da accontentare. La donna è più esigente. Di un uomo, vuole anche la testa.
Avrò tanti difetti, ma quello no. L'ipocrisia non mi appartiene.
Sono davvero poche le cose che ancora mi stupiscono, dopo che anche quelle in cui facevo più fatica a credere si sono rivelate le più scontate.
A volte basterebbe solo chiedere scusa, ma chi non si rende conto di aver sbagliato non lo farà mai.
La comunicazione in un rapporto d'amicizia è tutto, ma l'affinità è un'altra cosa. L'affinità non necessita di sentire una persona ogni giorno, ma ti da l'appagamento di poter riprendere il discorso in qualsiasi momento, come se lo avessi lasciato solo il giorno prima.
Tutto quello che so è che non si può nemmeno lontanamente immaginare il dolore provato sulla pelle di un altro, e non ci sono parole di conforto. Forse... solo un abbraccio.
Dovremmo ridere più spesso, anche a costo di accentuare le rughe attorno agli occhi. Anche quando da ridere, c'è rimasto ben poco.
C'è una parola che si chiama "reciprocità" e se non sai cosa significa è inutile cercarla nel dizionario.
La distanza che metti a volte tra te e le persone, un'invisibile riga gialla che temi e speri sia sempre l'altro a oltrepassare. Quella timidezza passata per arroganza che ti frega in partenza.