Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo appuntito di selci taglienti.
Quante volte il viaggiatore del deserto, che si avventura nel cuore del nulla, trova la sua consolazione nella bellezza dei cieli, nella corsa delle nuvole, nella scintillante cupola delle notti.
Sulle sabbie del deserto come sulle acque degli oceani non è possibile soggiornare, mettere radici, abitare, vivere stabilmente. Nel deserto come nell'oceano bisogna continuamente muoversi e cosi lasciare che il vento, il vero padrone di questa immensità, cancelli ogni traccia del nostro passaggio, renda di nuovo le distese, d'acqua o di sabbia, inviolate.
Vorrei dirti che ti amo Vorrei dirtelo tante volte quanto sono le stelle nel cielo Vorrei dirtelo tante volte quante sono le gocce del mare Vorrei dirtelo tante volte quanti sono i granelli di sabbia di un deserto Vorrei dirtelo all'infinito No! Così no. Soltanto una volta. Prendendo la tua mano tenendola sul mio cuore, per farti sentire il suo battito impazzito, e guardandoti negli occhi Ti dirò... Ti Amo.
Oggi dopo giorni di caldo afoso è piovuto... Odore di terra bagnata, che trasuda dalla terra arida, che penetra... altro non è che il sudore della gente che si spacca la schiena per lavorarla e che la terra rilascia per farcelo ricordare.
Non fare della tua mente un campo di battaglia, non dichiarare guerra. Tutto ciò che provi (gioia, dolore, ira, odio) è parte di tè. L'opposizione tra buono e cattivo è spesso raffigurata con la lotta tra luce e tenebre, ma se guardiamo in modo diverso, vedremo che, anche quando la luce splende le tenebre, non scompaiono. Invece di venire cacciate, si fondono con la luce. Diventano luce.