Scritta da: Morgana Corso
L'invidia? No, grazie. La lascio agli invertebrati.
Composta lunedì 10 agosto 2015
L'invidia? No, grazie. La lascio agli invertebrati.
In ogni uomo c'è una bestia che dorme, e si sveglia quando l'unico neurone impazzisce facendo danni devastanti.
L'invidia è solo di coloro che non hanno il coraggio di osare per se stessi, ma osano pugnalandoti alle spalle.
Siamo liberi di fare e dire ogni cosa che ci passi per la testa, eppure siamo muti e in catene.
Tra volere e potere, una parola che spesso dimentichiamo è provare.
Seduta in riva al mare sento la mia anima urlare l'amore che provo per te.
L'uomo che saprà conquistare il mio cuore è colui che, con uno sguardo, mi darà un minuto di eternità.
Il tuo silenzio è peggio di una pugnalata al cuore.
Se non sei folle e ribelle questa vita non te la godi.
I clandestini rubano, gli italiani pure; i clandestini sputano e pisciano in giro, gli italiani pure; i clandestini stuprano, gli italiani pure; i clandestini sporcano, gli italiani pure; ditemi qualcosa che non fa l'italiano, chi è senza peccato scagli la prima pietra. E ditemi dov'è la differenza tra clandestino e italiano. Secondo me non c'è.