Scritta da: Roberta De Santis
Che tu sia stella o buco nero che importa! Vuoi mettere il panorama?
Composta domenica 1 novembre 2015
Che tu sia stella o buco nero che importa! Vuoi mettere il panorama?
Sono un genitore dalla parte sbagliata, sono una madre dalla parte sbagliata, sono una figlia sbagliata.
Vestito inadatto io, scrittore dalle dita intrecciate. Oggi è così.
Stella portami da chi ho perso, prometto di dargli solo un abbraccio. Se vuoi riportami pure, ma tra quelle braccia voglio lasciarci il cuore.
E a volte ciò che divide il riso dal pianto è solo una smorfia.
Un solo passo conta. Quello che la tenerezza fa verso il cuore.
E poi capita di riavere tra le mani una vecchia foto. Visi felici, abbracci spontanei, versacci spensierati... e persone che hai perduto. Lo sguardo si appanna, il battito accelera, il cuore arriva in gola e cerchi di ingoiarlo, più e più volte per rimetterlo a posto. Ma tanto sai, che a posto quel cuore, non torna più.
Mi sembrava di appartenere alla schiera dei persi, un girone d'inferno non contemplato, ma non solo mio. I persi, che non riescono a trattenere nulla perché tutto si scioglie loro tra le mani, che non possono scommettere nella vita, né su loro stessi, perché perderebbero inesorabili. I persi, che le cose belle le vivono per un attimo e poi le perdono perché finisce il tempo, che combattono fieri per una causa in cui credono e poi tutto svanisce nella causa che muore. I persi, che non riescono a mantenere neanche il buonumore perché il sorriso si spegne su un viso che non rivedranno più, che non lo possono custodire un amore, perché l'amore squarcia loro il cuore e scappa da quel varco. E a me dentro al cuore non era rimasto più nulla.
Bisogna fare attenzione ai momenti magici che costellano un rapporto. Ce n'è uno... uno grandioso, davvero speciale in cui senti che potresti stravolgere completamente la tua vita. E lo faresti. Basta decidere. Afferrare al volo quel treno e tutto cambierebbe. Daccapo ancora una volta. Ricominciare. Ma è solo un attimo. Quel treno dura il tempo di una scelta. Poi svanisce, non torna indietro. E tu non avrai più quel coraggio!
Era in me... era ovunque guardassi. Lo sentivo piangere per quei marchi a fuoco sulla pelle e ridere di una gioia ritrovata che sapeva di pazienza e perdono. Lo sentivo muoversi lento, crogiolarsi nel tepore di ogni mia cellula e correre felice, scalare le vette più alte di me e poi scendere giù in picchiata, fino a tuffarsi in un respiro. Lo sentivo leggere il libro di ogni mia vita e giocare a campana col mio sguardo. Lo sentivo abbracciarmi forte il cuore e bisbigliargli sereno ti amo. Se l'amore avesse avuto una voce sarebbe stata la sua.
Mi dici cosa ci sto a fare in questo mondo se te lo porti via? Anche tu lo sai che non amerò più così. Potrei farmi bastare qualcuno con cui parlare di te, ricordare i giorni al mare, i compleanni, i regali. Fino a quando quel qualcuno un bel giorno si stancherà di convivere con l'ombra che mi trascino dietro e se ne andrà. Non amerò più così, perché non ci sarà un altro te a cui interesserà aspettare che passi la bufera per far pace con le mie incontenibili personalità diverse. C'è gente che nella vita ricorda di aver ricevuto molti doni. A me vieni in mente solo tu.