Scritta da: Salvatore Currò
Non bisogna dimenticare che il karate comincia con il saluto, e termina con il saluto.
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Non bisogna dimenticare che il karate comincia con il saluto, e termina con il saluto.
L'essenziale in combattimento è giocare sul falso e sul vero.
Quando un uomo varca la porta di una casa, si può trovare di fronte a un milione di nemici.
Ogni stagione ha i suoi fiori, ogni era i propri eroi.
Amo i miei difetti.
Così come amo quando la gente mi guarda stranita, mentre faccio o dico qualcosa di diverso da quello che si aspettano.
Perché è proprio quello che ho di diverso dagli altri, a rendermi ciò che sono.
Spesso colui che elargisce consigli è quello che ne ha più bisogno.
Sono solo un venditore che millanta merci che non possiede.
Silenzio, una fiaba, la vita.
Il karate è come l'acqua calda, si raffredda quando si smette di scaldarla.
Che brutta cosa l'esperienza!
Dipinge di grigio ogni paesaggio già visto, vena di perdita anticipata ogni bella emozione.
Non ti concede neanche il piacere di fare una buona azione, perché è lì, pronta a suggerirti il rovescio della medaglia, il male che ne deriverà e il tornaconto che ti arriverà.
Forse l'unica vera maniera di essere felici è non fare tesoro delle esperienze.
Non perdere tempo a scattare foto di luoghi visitati, ma utilizzare quegli attimi per goderseli. C'è molto da vedere al mondo, non serve rivedere ciò che abbiamo già visto.
Non portarsi dietro ogni giorno il fardello della preoccupazioni, dei calcoli e dei progetti, ma sì, quando sarà, si vedrà.
Non scegliere sempre il certo per l'incerto, sono le difficoltà che ci mantengono competitivi.
E soprattutto, non imparare dai propri errori, per riprovare, e riuscire, lì dove abbiamo fallito.
Cambia secondo il tuo avversario.
Non mi capisco.