Frasi inserite da Salvatore Currò

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Scritta da: Salvatore Currò
A volte la vita perde l'equilibrio.
Come un bimbo che gioca, camminando su un'asse di legno, la vita ondeggia, vigorosamente, sempre più forte, da sinistra a destra, da sopra un buio, disperato baratro ad un soffice prato, a pochi centimetri da te.
Rivuoi che prenda equilibrio, perché non puoi vivere così, alternando momenti dove credi sia la prima volta che sperimenti la felicità ad altri dove niente è colorato.
Qualcuno l'afferri per favore, prima che cada.
Composta giovedì 9 dicembre 2010
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    Scritta da: Salvatore Currò
    Oggi sono triste.
    Incrocio le altre macchine e scorgo, sui volti dei miei fratelli, rughe di preoccupazione.
    C'è lamiera e società tra di noi, a impedire di mettere una mano sulla spalla e dire "Non ti preoccupare!", frase inutilmente incoraggiante.
    E invidio gli uccelli.
    Sono tre metri sopra di noi, liberi da questa gravità che ci schiaccia nel fango, lontani dai veleni che ci somministriamo masochisticamente.
    Solo tre metri, per il loro mondo senza problemi.
    Composta martedì 10 novembre 2009
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      Scritta da: Salvatore Currò
      Siamo in egual misura luce e ombra, è vero.
      Purtroppo, mentre la luce basta a se stessa, le nostre tenebre reclamano soddisfazione di una fame insaziabile.
      E ci contorciamo dai crampi, alimentando invidia e avarizia, lussuria e pigrizia. Ogni boccone rafforza l'ombra e la sua fame.
      Com'è triste guardarsi miseri e frustrati nell'illusione del desiderio, mentre eclissiamo la nostra bellezza.
      Composta giovedì 29 ottobre 2009
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        Scritta da: Salvatore Currò
        Che brutta cosa l'esperienza!
        Dipinge di grigio ogni paesaggio già visto, vena di perdita anticipata ogni bella emozione.
        Non ti concede neanche il piacere di fare una buona azione, perché è lì, pronta a suggerirti il rovescio della medaglia, il male che ne deriverà e il tornaconto che ti arriverà.
        Forse l'unica vera maniera di essere felici è non fare tesoro delle esperienze.
        Non perdere tempo a scattare foto di luoghi visitati, ma utilizzare quegli attimi per goderseli. C'è molto da vedere al mondo, non serve rivedere ciò che abbiamo già visto.
        Non portarsi dietro ogni giorno il fardello della preoccupazioni, dei calcoli e dei progetti, ma sì, quando sarà, si vedrà.
        Non scegliere sempre il certo per l'incerto, sono le difficoltà che ci mantengono competitivi.
        E soprattutto, non imparare dai propri errori, per riprovare, e riuscire, lì dove abbiamo fallito.
        Composta mercoledì 24 giugno 2009
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