Non conta quante impronte lasci, conta il cammino che tu farai. Non conta l'altezza da te raggiunta, conta solo il volo che spiccherai. Non contano cielo e terra dove ti troverai, conta l'anima che ci metti in qualsiasi direzione tu vada.
Meglio lasciarle andare le persone che non credono in te, soprattutto quando non credono che tu possieda un'anima.
Salire, un gradino dopo l'altro, per cercare di arrivare sempre più in alto. E quando ti sembra che di non farcela, non è perché tu non ti stia impegnando, ma è perché la vita ci pensa bene ad aggiungere altri gradini, altre prove, sfida dopo sfida, e ti provoca per vedere dove sei disposto ad arrivare. È dura, scivoli sulle tue stesse lacrime, ti fermi per un attimo, poi cominci a risalire perché sai che arriveranno gli ostacoli ancora più duri, ti corazzi per non affondare nel mare delle insicurezze. Intanto provi a salire anche per raggiungere te stesso, lì dove eri nel momento in cui ti sei perso.
Erano belli i miei tempi quando un sorriso riempiva il giorno e negli occhi degli amici c'era la luce dei sogni che il tempo poi ha spento per colpa della dura realtà.
Lo chiamano tempo,
colui che non torna,
che non dorme la notte,
che non guarda mai dietro,
che percorre il pensiero,
che non lascia mai il Cuore.
La vita ti dona le rughe sul viso e anche le pieghe nel cuore. Credo però che la cosa migliore sia accettare la saggezza di una pelle vissuta che l'amarezza di un'anima segnata. Perché è nella saggezza la pace del cuore.
Non ci appartiene nulla che non abbiamo da soli guadagnato. Non ci appartiene il tempo per cui il cuore è stato speso. Non ci appartiene l'aria che abbiamo respirato. Ci appartiene l'essenza per la quale si è vissuto.
La vita ti presenta il conto quando hai da saldare un debito con la felicità.
Chi è forte cammina da solo, non ha bisogno di nessun sostegno. Guarderà avanti per affrontare la strada e guarderà l'orizzonte per non perdersi mai.
Non esiste migliore ideale che non si contempli nella fantasia.