Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi & Aforismi (Vita)
Chi è l'uomo di vocazione? Colui che si fa plasmare dal mondo, non certo colui che pensa di avere in sé il potere di cambiarlo.
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Chi è l'uomo di vocazione? Colui che si fa plasmare dal mondo, non certo colui che pensa di avere in sé il potere di cambiarlo.
Se alle parole non corrisponde un'azione conseguente, come si può ottenere consenso e fiducia dalle persone che ci circondano?
Colui che è irrequieto non cura i dettagli. Come potrà dunque portare a termine la sua impresa, se questa implica responsabilità?
Il debole si attenga alla tradizione, il forte si faccia determinare dalle circostanze.
Se si caccia in un bosco dove non ci sono prede, si potrà aspettare quanto si vuole, ma il carniere non verrà riempito. Da questo nascono per il saggio due considerazioni: che non si può trovare se non si cerca nella maniera giusta e che non vi è riuscita nella durata, ma nella qualità della ricerca.
Se il potere materiale a disposizione non è sufficiente, non commette errori colui che domina la forza del suo carattere, evitando così gli eccessi.
In cosa consiste la vera libertà di spirito? Nel non essere vittima dei propri capricci. Inibisce la propria libertà colui che corre dietro alle persone che vuole influenzare, colui che cede ai desideri altrui, colui che si fa comandare dal cuore e dimentica la mente.
Quando la felicità si può chiamare veramente tale? Quando calma interiore e gioia esteriore si congiungono senza produrre eccessi.
È opportuno, educando, sradicare le cattive abitudini, perché il male va tolto alle radici, ma altresì è altrettanto importante tollerare quelle innocue. Troppa severità non porta a nulla.
L'intelligenza pone le sue radici nella vita per alimentarla, ma, se mal estrinsecata, può anche bruciarla.