Scritta da: Vera Santoro
Troppe volte ci accontentiamo di vivere senza la felicità perché dinnanzi a noi c'è una montagna di dolore, che non abbiamo la forza di scalare.
Composta venerdì 9 agosto 2013
Troppe volte ci accontentiamo di vivere senza la felicità perché dinnanzi a noi c'è una montagna di dolore, che non abbiamo la forza di scalare.
Non mi piacciono le occasioni, amo molto di più il caso. Sono dell'idea che sia l'unica cosa vera della vita: preferisco rimanere senza fiori, piuttosto che averne uno di plastica. Forse è da perdenti, senz'altro non da furbi, ma preferisco non essere capita piuttosto che studiare tanto la vita e i movimenti da compiere.
Pensiamo sempre di avere a disposizione tutto il tempo che vogliamo, in realtà non è così. Meglio non ritrovarsi con il rimpianto di aver sprecato il nostro tempo migliore, cerchiamo di vivere intensamente, a partire da ieri. Il tempo non ci aspetta, non che abbia fretta, può solo permettersi il lusso di "perdersi", perché al contrario di noi, sa che vivrà all'infinito.
Non tutte le strade hanno una meta, qualcuna è solo un vicolo cieco. Trova il cammino, quello che ti conduce al tuo destino, questo è il senso di ogni realtà, questo è il valore della tua vita.
Quando c'è in ballo il passato, tutti diventiamo romanzieri.
Chi ti vuole bene, ti sta vicino a prescindere da tutto: non si aggrappa ai "ma", ai "se", ai "perché"... Vuole solo essere al tuo fianco.
Può darsi che la vita ti faccia paura, ma se ti guardi bene dentro ti accorgerai che tu stesso custodisci tutto ciò di cui hai bisogno e nessuno ti potrà impedire, a meno che tu non voglia, fare esplodere la voglia di vivere che porti con te.
Sogno di sognare e m accorgo che non sto dormendo.
Non è il fato a scrivere la nostra vita, non il caso a scegliere per noi.
Le nostre mani stringono le chiavi per accedere ai nostri destini.
Corri a riprenderti quello che vuoi, senza paura, se ami. Me lo dico ogni volta e sempre sto qui, per paura.