Scritta da: logos probus
Il dubbio genera un dubbio e una certezza: il dubbio è la teoria e la certezza è la pratica.
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Il dubbio genera un dubbio e una certezza: il dubbio è la teoria e la certezza è la pratica.
Chi si accontenta gode di moderati benefici quotidiani, chi non si accontenta vive nel rischio di trovare tutto o niente ogni giorno. Accontentarsi è una "garanzia" nel presente, ma non garantisce un futuro florido.
A proposito della relatività generale: c'è forza di gravità solo se, nello spazio, c'è una forma di interazione tra due o più oggetti... Quando non c'è una qualche relazione tra diversi enti, ma si tratta di un'unica entità isolata, allora produce in sé stessa inerzia e non forza di gravità. Vedi l'Universo, la cui struttura, vista nel suo complesso, non si confronta con nessun'altra entità, e se non c'è confronto prevarrà l'inerzia nel controllo dell'andamento dei suoi componenti, verso la struttura stessa.
Facebook è l'unione della falsa faccia e del libro mancato, del pensiero collettivo e della facile comunicazione, dell'ingenua faccia ideale che evade dal mondo reale e della scrittura del pensiero d'altri, ma anche di un'espressione personale facilitata dalla condivisione e di eccezionali manifestazioni singolari della libertà del pensiero individuale che eccede la "regola".
La memoria, repentina rievocazione che sana una dimenticanza, fissa i pensieri sulle rimembranze, che possono apparire
insistenti o "accidentali", e li discosta dalla creatività; se è prevalente diventa patologica e determina un ideare continuato di una medesima concezione rimodellata: è il lato negativo della reminiscenza.
Il pensiero non è una tesi, ma una sintesi. I pensieri contraddittori sono il sintomo delle differenze tra le personalità, che determinano la suddivisione della realtà, la confusa considerazione dei singoli aspetti come cose in sé e le arbitrarie attribuzioni delle definizioni. Si dovrebbe fondere le diversità, non confonderle.
La logica della vita umana prevede legami tra cose e persone. Le persone possono assomigliare alle cose, come costituzione/ atomi...
Siamo tutti legati, perché siamo qui, incollati alla nostra esistenza presente... In questa ragnatela non ci disperdiamo, come accadrebbe invece in un universo aperto.
Il tempo è movimento, e si propaga come un'onda. Nella propria natura c'è qualcosa di paradossale, o un ossimoro: il tempo è tanto distruttivo tanto più duraturo, quindi è in proporzione indiretta con l'esistenza-sussistenza dello spazio rispetto alla lunghezza della sua durata.
Il singolo individuo e non la pluralità dei soggetti di una società, può generare una propria emozione, e l'onda emotiva e esistenziale respira più dell'essere che siamo, perché è l'essere in noi. Ci ricordiamo di noi stessi perché esiste una distanza in noi dalle emozioni, e creiamo un ricordo. Non c'è tempo in questo spazio: un vuoto ci separa dai sensi mobili del mare emozionale dentro la nostra vita interiore. Sappiamo, perché assistiamo come spettatori ai nostri sentimenti senza controllarli: hanno una luce propria come stelle visibili. Vediamo attraverso il mondo limpidamente, come in un dialogo sereno, tutto ciò che vive sotto il colore del cielo.
Niente è nulla - è dello spirito di guerra l'eloquenza della natura. ( "Il tempo è ciò che hai e la tua velocità fa esistere il tempo." )Niente è sempre qualcosa che riempie la realtà del tutto in una sintesi dialettica che si arricchisce dal confronto con ciò che è diverso, formando la natura del termine tutto.