Scritta da: Rosita Matera
Chi è in grado di far nascere un fiore è figlio della terra, chi è in grado di far sorridere gli altri è figlio del cielo.
Composta lunedì 25 gennaio 2016
Chi è in grado di far nascere un fiore è figlio della terra, chi è in grado di far sorridere gli altri è figlio del cielo.
Il tempo sconfigge tutto. Verità e menzogna diventano sinonimi. Alla fine, niente di ciò pensiamo o facciamo ha importanza.
È nel cuore degli amici che trova dimora la serenità e quella gioiosità di un attimo di autentica leggerezza.
Che ci posso fare se amo chi resta. Se amo le persone che non dicono solo ci sono, ma al mio fianco ci restano. Che ci posso fare se non porto rancore, se alla lunga amo più il mio sorriso e il mondo colorato intorno. Che ci posso fare se da alcune persone poi mi stacco, senza dispetti o altro, perché a nascondino si giocava da bambini, adesso non più. Che ci posso fare se sono un ammasso di imperfezioni ma "tutto cuore". Mi amo così fragile, imperfetta e strana. Vivo tutto di pancia e cuore, piango davanti ad un buon libro, un'emozione inaspettata, un film o di fronte a "buone intenzioni". Mi chiudo se non vedo o leggo rispetto o semplicità e verità. Sono così e non cambio. Sono così e non ho intenzione di cambiare.
Insegui ciò che ami, o finirai per amare ciò che trovi.
Amare, nel senso più ampio e universale della parola, porta a sacrificare un po' noi stessi e spesso ci porta a pensare che forse non ne varrebbe la pena o non sarebbe proprio indispensabile, o "dovremmo saltare il fosso", ma l'Amore è già dentro di noi e quando provi affetto o passione per qualcuno, nessuno te lo impone ma è come una calamita che ti porta a provare questo sentimento.
Amare va oltre la fisicità, amare significa anche aiutare, condividere, gioire o addolorarsi insieme, che sia il partner, un amico, un familiare.
Amare è un riflesso incondizionato e niente e nessuno può modificarlo, anche se a volte ci imponiamo di cancellarlo dalla mente... ma solo dalla mente, non dal cuore.
Io ho capito dalla prima volta che ti ho visto
ho capito che tu sei uguale a me
cerchi di capirmi
cerchi di condividere sia gioie che dolori.
Pur stando insieme senza un obbiettivo ci viene sempre
un sorriso spontaneo.
Insomma posso dire che esistono poche persone come te
e lo capisco giorno dopo giorno
anno dopo anno
non riusciremo mai a staccarci
anche se ci potranno dividere km e km di distanza
il legame del amicizia
come in molti libri e molte citazioni
e sempre più forte di qualsiasi legame.
Voler bene è intuire quanti sforzi non visibili fai per rimetterti in piedi e gioire di un tuo piccolo traguardo.
Ti avevo offerto la mia anima come pentagramma su cui scrivere la migliore delle melodie che avrebbe accompagnato ogni passo della nostra vita, una nota stonata, un'altra e un'altra ancora, senza rendermene conto ho smesso di ascoltare quella musica.
A tutti i Giuda di questo mondo, l'unica vera domanda che si può chiedere: "Ma perché continui a tradirmi?".
Rimanendo sorpresi dalla probabile risposta. Del Giuda di turno, l'unico commento gentile che si può esprimere:
"Ma io sono sempre io, sei tu che sei diventato un Giuda!"